di ETTORE BONALBERTI
L’On. Villarosa del M5S nel QT del Marzo 2017 ebbe la conferma dall’allora Ministro dell’economia che Banca d’Italia è controllata dagli “edge funds” anglo caucasici ( 7 famiglie sassoni-kazare dei Meyer Rothshild , Rockfeller, JP.iercer Morgan, Warburg , Johnson, Walker Bush e Jeferson Clinton) rappresentati in assemblea dallo studio Trevisan di Milano.
Il triumvirato Conte-Di Maio-Salvini propongono nel loro contratto di governo, positivamente, di modificare la politica economica dell’Unione Europea.
Il Prof. Conte, però, nei suoi due interventi di ieri (05-06-2018) al Senato non fa alcun cenno alle due uniche riforma in grado di riconsegnare all’Italia la propria sovranità popolare:
1) ritorno del controllo pubblico di Banca d’Italia
2) ripristino della separazione tra banche di prestito e banche di speculazione.
Un tanto era previsto dalla legge bancaria del 1936, sempre difesa dalla Democrazia Cristiana.
Dal 1993 venne abolita di soppiatto col primo decreto legislativo della storia della Repubblica, saltando con tale decreto legislativo furbescamente il voto del Parlamento (decreto legislativo n. 481 del 14 dicembre 1992 firmato dal duo Amato e Barucci).
Facile dunque predicare reiteratamente il “cambiamento”, come ha fatto ieri il neo Presidente del Consiglio; più difficile assumere l’unica decisione in grado di far ripartire, con la sovranità monetaria, l’economia reale del nostro Paese.
Senza sovranità monetaria, la sovranità popolare non esiste ! Purtroppo molti, troppi politici vecchi e nuovi, sono risultati a libro paga dei poteri finanziari summenzionati, come consulenti o, addirittura, rappresentanti post politica di quegli stessi poteri.
Speriamo che almeno i giovani della nuova classe dirigente siano immuni da questo vizietto, ma, si sa, “lo spirito é forte, ma la carne é debole”…
dott. ETTORE BONALBERTI – MESTRE/VENEZIA
(post facebook di data 06-06-2018)