A cura di Filippo Bongiovanni (Firenze)
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Segretario Organizzativo nazionale Vicario della Democrazia Cristiana
Vice-Segretario nazionale Dip. per la Tutela del Cittadino e per i Diritti Umani
Segretario politico regionale della D.C. della Toscana
< LO STATUTO DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA A GARANZIA DELLA VITA DEMOCRATICA DEL NOSTRO PARTITO * < 001 > >
Nel corso della riunione della Direzione nazionale svoltasi a Roma nei gg. 28 e 29 ottobre 2022, così come nei vari incontri della Dirigenza nazionale e territoriale svoltisi nel tempo in casa democristiana, è sempre stato ribadito che lo Statuto del partito rappresenta il vero elemento di congiungiuzione nell’esperienza storica, politica e giuridica della Democrazia Cristiana italiana.
Statuto del partito che deve avere quindi la sua giusta collocazione alla base delle attività politiche ed organizzative della Democrazia Cristiana.
Val la pena dunque di dedicargli la giusta attenzione in primis per poterlo conoscere adeguatamente e secondariamente per dargli la giusta attuazione e guidare la vita del partito secondo regola e non “a capocchia” in base ad una sorta di libero arbitrio inaccettabile, quanto non adeguato alle attuali necessità della Democrazia Cristiana.
STATUTO DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA
TITOLO I – I SOCI
Art. 1 ( Requisiti )
Sono soci delle Democrazia Cristiana i cittadini italiani che, aderendo liberamente ai suoi ideali ed alla sua azione politica, ne facciano domanda ed abbiano compiuto i 14 anni di età.
L’età minima dei quattordici anni è stato deliberato all’unanimità dal Consiglio nazionale della Democrazia Cristiana svoltosi dopo il XXII Congresso nazionale della D.C. svoltosi a Perugia (gg 14 e 15 dicembre 2013) dando attuazione ad precisa indicazione congressuale espressa in tal senso (precedentemente il limite era di 16 anni).
Art. 2 ( Diritti dei soci )
I soci hanno il diritto di partecipare all’attività del Partito, di contribuire alla determinazione della linea politica e di concorrere alla elezione degli organi statutari.
I soci possono accedere alle cariche del Partito ed essere candidati alle elezioni politiche ed amministrative, in base alle norme del presente Statuto e dei regolamenti.
I soci possono esercitare l’elettorato attivo dopo quattro mesi dalla loro iscrizione. I soci che abbiano maturato un’anzianità di iscrizione di almeno sei mesi possono assumere carich4e sociali.
L’anzianità di iscrizione si computa: dalla data di presentazione per le domande presentate entro il 30 settembre di ogni anno; dal 1¡ gennaio dell’anno successivo, per le domande presentate dal 1¡ ottobre al 31 dicembre.
In occasione dei congressi comunali, istituzionali, locali, provinciali, regionali e nazionale del Partito, per garantire la legittimità della base elettorale hanno diritto al voto solo i soci regolarmente iscritti entro l’anno precedente quello della delibera di convocazione del congresso e che abbiano preventivamente rinnovato la tessera dell’anno in corso.
I nuovi soci debbono comunque aver maturato le anzianità previste per l’esercizio dell’elettorato attivo e passivo.
Art. 3 ( Doveri dei soci )
Ogni socio è tenuto all’osservanza dello Statuto, dei regolamenti e dei deliberati degli
organi statutari e deve concorrere alla loro attuazione ed a quella del programma e della
linea politica della Democrazia Cristiana.
In particolare è tenuto a:
a) partecipare attivamente alla vita del Partito, assolvendo i compiti affidatigli;
b) Svolgere una costante azione di presenza politica negli ambienti nei quali vive e opera;
c) Garantire l’unità operativa del Partito ed astenersi da ogni azione e da ogni atteggiamento che possa essere di nocumento alla Democrazia Cristiana;
d) Tenere nei confronti degli altri soci un comportamento improntato al massimo rispetto della dignità e della personalità di ciascuno;
e) Rispettare le norme di convivenza democratica ed i diritti delle minoranze;
f) Tenere un’irreprensibile condotta morale e politica;
g) Concorrere, secondo le proprie possibilità a sostenere economicamente il Partito.
Interviene in proposito il Vice-Presidente nazionale della Democrazia Cristiana e Segretario nazionale del Movimento Femminile e per le Pari Opportunità della D.C. Prof.ssa Gabriella Strizzi (Ancona) la quale sottolinea ancora una volta il concetto fondamentale che:
<< La Democrazia Cristiana non appartiene a Tizio oppure a Caio, chiunque esso sia, così come a suo tempo non apparteneva ai titani della politica democristiana di allora, si chiamassero Giulio Andreotti, Aldo Moro o Amintore Fanfani.
La Democrazia Cristiana appartiene unicamente ai suoi iscritti, che ne sono legittimi proprietari e padroni.
L’iscritto, aderendo liberamente alla Democrazia Cristiana, ne accetta i principi ispiratori e le regole che il partito democraticamente si è dato e che sono contenuto nell’atto fondamentale che disciplina la vita del partito ossia lo Statuto della Democrazia Cristiana.
Lo Statuto del partito è quindi essenziale sia per la vita del partito che per la sua morte (estinzione). così come per la sua condotta nel mondo in cui si opera.
Da qwui l’importanza che vogliamo dare alla conoscenza dello Statuto del partito della Democrazia Cristiana e – logicamente – anche alla sua puntuale attuazione per far si che la Democrazia Cristiana prosegua in modo chiaro ed inattaccabile il suo percorso di continuità storica, politica e giuridica a servizio del Bene Comune del popolo italiano. >>
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Considerato il modo di fare e di agire di diverse persone,sono convinto che non abbiano mai letto una riga o un articolo dello Statuto della Democrazia Cristiana