La Ferrari cambia look e come una bella donna fa il suo ingresso nel mondo dello sportt in gran stile… con il rosso meno acceso rispetto alle tinte precedenti e migliore aerodinamica: si è presentata la livrea della nuova monoposto Ferrari SF90 svelata questa mattina a Maranello. Un ‘vestito’ nuovo per la prima Ferrari ‘firmata’ John Elkann e Mattia Binotto cucito su misura per adattarsi ai cambiamenti regolamentari sull’aerodinamica che semplificano il numero degli elementi. Una monoposto, dunque, più essenziale che rappresenta un’evoluzione rispetto alla vettura dello scorso anno. Per la nuova Ferrari c’è una serie negativa da interrompere: 11 anni senza un titolo mondiale, l’ultimo vinto nel 2007 con Kimi Raikkonen.
Il primo banco di prova sarà a Melbourne il prossimo 17 marzo con il Gran Premio di Australia. La Rossa di Maranello dovrà affrontare avversarie ‘agguerrite’ prima fra tutte la temibile Mercedes W10 o la Red Bull-Honda. Durante la presentazione, particolarmente significative sono apparse le parole del presidente Elkann: “Essere Ferrari – con riferimento all’# social – rappresenta l’orgoglio di una squadra capace di unire un intero Paese”. non da meno quelle dell’amministarore delegato: “Orgoglioso di portare avanti il lavoro del Drake, Enzo Ferrari”. La SF90 sarà la monoposto di Sebastian Vettel e Charles Leclerc, apparsi molto emozionati durante l’unveiling.
Ma andiamo a scoprire com’è fatta la nuova Ferrari: tinta rossa meno accesa, opaca, inserti neri e linee semplici, specialmente nell’ala anteriore per assecondare le nuove norme regolamentari sull’aerodinamica. Le novità della SF90 riguardano l’ala antariore più larga, e qualla posteriore più larga e alta. Passo più lungo e monoposto più “magra” nella parte posteriore, pesa solo 10 kg più della precedente. Il lavoro si è ovviamente concentrato sulla power unit, ma gli effetti del lavoro di tecnici e ingegneri lo scopriremo con certezza dai test di Barcellona e soprattutto a Malbourne per il via della stagione.
Il nome FS90 nasce anche dall’anniversario della casa di Maranello, quando 90 anni fa il genio Enzo Ferrari ebbe l’intuito che tutti oggi conosciamo.
Il 14 agosto 1988 moriva a Modena il più grande mito dell’automobilismo mondiale. Sul sito ufficilae della Scuderia una sua frase: “Come vorrei essere ricordato? Preferirei il silenzio”.
Diceva proprio così Enzo Ferrari, parole con le quali il sito della Scuderia Ferrari, gli dedica in occasione del 31° anno dalla scomparsa del fondatore dell’azienda. La morte del ‘Drake‘ risale al 1988 e quella data ha significato la fine dell’avventura terrena del più grande personaggio dell’automobilismo di tutti i tempi, fondatore dell’azienda automobilistica più amata al mondo. L’universo delle quattro ruote sarebbe stato più grigio se lui non fosse esistito Enzo Ferrari: a tanti anni dalla sua morte il mito del “cavallino rampante” non ha perso un briciolo del suo appeal. Lui, però, faceva la differenza, con il suo carisma unico e inimitabile. Dal suo genio sono nate auto stradali e da gara memorabili che hanno regalato ed ancora oggi regalano grandissime emozioni.
“Il tempo che passa ha reso sempre più lucente il mito della Ferrari, che oggi, come e più di ieri, rappresenta nel mondo velocità, bellezza e sogno”. L’allora presidente di Maranello, Sergio Marchionne, lo ricordava come il Drake “riconoscendogli l’insegnamento dell’ immutata passione”, lo stesso ha fatto per molti anni anche Luca di Montezemolo.
di Antonio Gentile