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MARIO MAURO (Popolari per l’Italia): “Basta immaginare che il tribuno di turno sappia gestire i complessi problemi oggi esistenti !”
Anche se non di facilissima attuazione c’è chi persegue con tenacia questo obbiettivo, di poter concretizzare una formazione unitaria e di chiara ispirazione cristiana, per catalizzare le attenzioni di chi crede nella Dottrina sociale della Chiesa, riconoscendosi nella storia del cattolicesimo liberale italiano.
E’ questo il senso del < patto federativo > stipulato tra vari partiti, movimenti e forze politiche che si sono coalizzati nella Federazione < Popolari per l’Italia > ed al quale ha aderito anche la Democrazia Cristiana italiana.
Non è stata una scelta facile, tenuto conto della esplosione della Lega di Matteo Salvini e la presenza ancora massiccia del Movimento fondato da Beppe Grillo e passato in mano a Luigi Di Maio.
In ogni caso < il dado è tratto > ! Ed è così che la Federazione dei <Popolari per l’Italia> ha presentato liste per le elezioni europee del prossimo 26 maggio 2019 in tutte e cinque le circoscrizioni in cui è suddivido il territorio italiano.
L’On. Mario Mauro (Milano), già ministro della Difesa del governo Letta e Vice-Presidente del Parlamento europeo, ed oggi Presidente nazionale dei Popolari per l’Italia, rispondendo nei giorni scorsi alle domande della rivista telematica <Formiche.net> ha voluto precisare il senso di questa importante iniziativa politica che vede coalizzati numerose forze politiche popolari, democratico cristiane e liberali in vista delle prossime elezioni europee del 26 maggio 2019.
La federazione di cui trattasi – Popolari per l’Italia – ha presentato in data 18 aprile 2019 all’Hotel Nazionale a Roma, a due passi da Montecitorio, i candidati in vista delle Elezioni europee.
Federazione che raccoglie < Popolari, Democratici e Cristiani insieme in Europa > e che è formalmente collegata al Partito Popolare Europeo.
Il Sen. Mario Mauro, nato a San Giovanni Rotondo (FG) e cattolico da sempre, ha dunque spiegato tutte le ragioni di questa scelta, moderata e centrista, nell’epoca del populismo, leghista o pentastellato.
< Perché c’è bisogno oggi, nell’attuale panorama politico, di una forza popolare e cristiana ? >
<< In Italia la situazione che si è venuta a creare con la nascita del primo governo populista europeo in un grande Paese ci fa capire che il quadro è radicalmente cambiato. اليورو بطولة 2024 C’è una nuova sinistra, quella del Movimento 5 stelle, che si è sostituita a quella tradizionale, e c’è una nuova destra, che è la Lega di Salvini, diventata campione del nazionalismo dopo avere espresso per anni contenuti contro la nazione.
Ma purtroppo, e bisogna sottolinearlo, stenta a decollare un nuovo centro.
Non c’è ancora una realtà fatta di concretezza e passione civica, tipica dei cattolici liberali italiani, che tanto ha dato alla storia del nostro Paese.
Noi, alle europee, tentiamo di fare un gesto concreto attraverso il quale chi non si sente oggi rappresentato dai partiti italiani, approfittando della sfida delle europee, possa cominciare un nuovo percorso. >>
< Da alcuni anni a questa parte i cattolici nella politica italiana hanno vissuto la loro diaspora. Dispersi tra i vari partiti, però, troppo spesso non sono riusciti a far valere la propria voce. برونز Perché ? >
Il problema non riguarda solo i cattolici ma tutti coloro che hanno abdicato alla cultura costituzionale del nostro paese, immaginando che il tribuno di turno, si chiami Renzi o Salvini, possa sopperire ai doveri che discendono dal saper gestire la complessità del reale.
Con una realtà come Forza Italia, che ha del tutto rinunciato a fare opposizione in Parlamento e che è pronta ad accodarsi a una politica e a un’antropologia, come quella espressa dal ministro Salvini, che ha ben poco a che fare con i valori in cui crede il PPE, è chiaro la partita si è pressochè chiusa.
Sono in molti infatti, dall’area di centrodestra, che preferiscono spostarsi verso “l’originale”, ossia il leader della Lega. Allora la questione principale al giorno d’oggi è innanzitutto proprio questa. لعبه جولف
Dire “prima gli italiani” è una cosa buona e giusta, perché bisogna avere a cuore il popolo della propria nazione.
Ma io ho imparato nella mia esperienza che questa attenzione e cura nasce dal fatto di avere idee, nel mio caso dai valori cristiani, capaci di essere più comprensive dei problemi che si manifestano nella realtà.
Oggi abbiamo una situazione internazionale veramente drammatica ed abbiamo il sacrosanto dovere di pretendere con fermezza la sicurezza dei nostri cittadini.
E le misure adottate da questo Governo non risolvono né un problema, né un altro !
di ANGELO SANDRI (Udine) * segreteria.nazionale@dconline.info
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