La NASA ha annunciato che il rover Opportunity ha ufficialmente concluso la sua missione di 15 anni su Marte. 8 mesi dopo l’enorme tempesta di sabbia che ha messo fuori gioco i pannelli solari del rover, lasciandolo incapace di comunicare con la Terra, la NASA ha smesso di aspettare il risveglio di Opportunity e non ascolterà più eventuali segnali provenienti dal rover. Opportunity è il rover della NASA che ha trascorso più tempo su Marte, superando anche il “gemello” Spirit, che nel 2010 ha smesso di mandare segni di vita dopo essere rimasto intrappolato in un banco di sabbia e aver esaurito l’energia.
Entrambi i rover sono stati lanciati verso Marte nel 2003 e nel complesso sono conosciuti come la missione Mars Exploration Rovers della NASA. I rover gemelli hanno compiuto molte importanti scoperte scientifiche nel corso delle loro missioni sul Pianeta Rosso. In questo articolo, abbiamo voluto indicare alcune delle cose più strane che Opportunity e Spirit hanno visto su Marte, riportando le immagini nella gallery in alto.
Mirtilli su Marte
Pochi mesi dopo l’arrivo di Opportunity su Marte, nei pressi del sito di atterraggio le sue camere hanno individuato un gruppo di rocce dall’aspetto sorprendentemente delizioso. Non sapendo esattamente cosa fossero, gli scienziati hanno iniziato a chiamare queste strane rocce sferiche “mirtilli”. Non è chiaro come si siano formate esattamente queste rocce, ma gli scienziati credono che costituiscano una delle prime prove della presenza di molta acqua nel passato di Marte.
Se i mirtilli marziani vi hanno già fatto venire l’acquolina in bocca, cosa penserete del misterioso oggetto dalla strana somiglianza ad una brioche alla marmellata misteriosamente apparso davanti alla camera panoramica di Opportunity l’8 gennaio del 2014? Le prime immagini del punto esatto in cui è apparsa la “brioche marziana” non mostravano alcun segno di essa. Nessuno sapeva cosa fosse o da dove venisse e noi terrestri siamo rimasti incredibilmente colpiti da questo dolce marziano. Dopo settimane di analisi delle immagini di Opportunity, gli scienziati della NASA hanno determinato che quella che sembrava una brioche a tutti gli effetti era in realtà una semplice roccia che era stata sollevata e spostata dalle ruote del rover.
Il 6 gennaio del 2005, Opportunity ha trovato un meteorite dalle dimensioni di una palla da basket su Marte: il primo meteorite mai scoperto su un altro pianeta. Gli spettrometri di Opportunity hanno ispezionato la roccia spaziale e determinato che è costituita prevalentemente da ferro e nichel. La NASA ha rinominato il meteorite Heat Shield Rock perché è stato individuato vicino allo scudo termico (in inglese “heat shield”) di Opportunity che era stato gettato durante l’atterraggio del rover nel 2003.
Opportunity non ha mai trovato la vita su Marte, ma in una foto della pianura Meridiani Planum ha scovato un misterioso oggetto che sembrava un coniglio dalle lunghe orecchie. L’immagine è stata rilasciata nel marzo del 2004, circa 2 mesi dopo l’arrivo di Opportunity sul Pianeta Rosso. Le orecchie del coniglietto sembravano muoversi leggermente al debole vento marziano, quindi non poteva essere una roccia. Gli ingegneri della NASA hanno dichiarato che sembrava essere “un pezzo di materiale soffice che senza dubbio proveniva dal nostro veicolo”.
Anche Spirit, gemello quasi identico di Opportunity, ha realizzato qualche strana scoperta durante gli anni in cui ha vagato per il Pianeta Rosso. Nel 2007, Spirit ha scattato una foto di quella che sembrava vagamente una figura umana appollaiata su una roccia. Mentre alcuni con tanta fantasia hanno interpretato l’immagine come una prova della vita su Marte, la NASA ha assicurato che era solo una roccia. Molti avvistamenti simili rispondono al fenomeno psicologico conosciuto come pareidolia. Si tratta di un piccolo “inganno” del cervello, un’illusione subcosciente che fa sì che le persone tendano a ricondurre a forme note oggetti o profili (naturali o artificiali) dalla forma casuale. I cacciatori di UFO dichiareranno spesso che rocce dalla forma insolita o ombre sulla luna o Marte siano prove di antiche civiltà aliene ormai estinte.
Sicuramente non è un’illusione, invece, il Dust Devil che Opportunity ha catturato in un’immagine il 31 marzo del 2016, il giorno marziano numero 4332. Da una collina, il rover ha immortalato in una foto il vortice mentre ruotava nella valle sottostante. La vista guarda verso le tracce lasciate dalle ruote del rover diretto alla Knudsen Ridge, che forma parte del bordo meridionale della “Marathon Valley”. Durante la salita per raggiungere la Knusden Ridge, l’inclinazione di Opportunity ha raggiunto i 32°, l’inclinazione più alta mai raggiunta da un rover su Marte.
I Dust Devil sono stati una vista comune per i due rover gemelli. Proprio come sulla Terra, un Dust Devil è creato da una colonna d’aria calda che ruota e sale verso l’alto. Quando la colonna inizia a vorticare abbastanza velocemente, solleva minuscoli granelli di polvere dal suolo che rendono il vortice visibile.
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