AVV. ALFIO CINNIRELLA
E’ noto che non mi entusiasma eccessivamente il profilo politico di Sergio Mattarella, ritenendolo piuttosto evanescente.
I miei studi, la mia formazione politica mi impongono però massimo rispetto per l’istituzione da lui rappresentata.
Pedagogico e didattico come solo lui poteva essere (mi ha ricordato un po’, ma proprio un po’, Aldo Moro), ritengo che abbia spiegato bene agli italiani tutti i passaggi svolti: a mio avviso, con molta coerenza e rispetto del dettato costituzionale.
La Stampa odierna, ricorda bene che la Carta va interpretata sistemicamente, dunque tenendo conto che la Presidenza deve assicurare altri impegni presi dai padri costituenti (verso i risparmiatori e verso i Trattati internazionali, tra i primi) e per tale ragione può riservarsi di accettare o meno la proposta di nomina.
Trovo, infine, che abbia gestito la “via crucis” della formazione del Governo come una partita di poker, che poi ha vinto, proprio per garantire ai posteri l’imparzialità dell’Istituzione,
Perciò non ha “bruciato” subito Di Maio e Salvini con preincarichi che, secondo la prassi, doveva conferire immediatamente alla maggiore coalizione prima e poi al partito più votato.
Non ci sono gli estremi di alcuno stato di accusa a mio modesto avviso.
Lo sanno tutti, compreso i 5S, che tuttavia lo proporranno per puro populismo, per poi andarsi a leccare le ferite”.
Avv. ALFIO CINNIRELLA – CATANIA