A cura di Dott.Fernando Ciarrocchi (Ascoli Piceno).
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< Michele Cavinato (D.C.): Don Luigi Sturzo paradigma di sana laicità nei rapporti tra fede e politica >.
I rapporti tra politica e mondo cattolico in generale sono stati sempre oggetto di teorie controversie, di molteplici interpretazioni, nonostante che – proprio da parte di Santa Romana Chiesa – non sono mai mancati documenti chiari e inequivocabili sorretti da testimonianze altrettanto esplicite.
Per dibattere di queste e altre tematiche abbiamo contattato il Dott. Michele Cavinato, nuovo Segretario nazionale per le Relazioni con il mondo ecclesiale e del volontariato della Democrazia Cristiana.
Nomina conferitagli da Segretario Politico Nazionale, Dott. Angelo Sandri.
Il Dott. Cavinato ha accolto volentieri il nostro invito e di questo lo ringraziamo sentitamente sin da ora.
D) Dottore l’intramontabile appello sturziano “Ai liberi e forti” segnò l’inizio di questo rapporto tra cattolici e politica alcune volte un pò troppo sopra le righe?
R) Don Sturzo ha avuto il merito di mettere in campo una squadra di persone con diversi titoli per sostenere un’idea di popolo libero e forte.
Don Sturzo ci invita a valorizzare le virtù morali, il richiamo alla tradizione religiosa evitando comunque le innaturali lotte di classe e soprattutto promuovendo una tendenza religiosa nella società politica.
I populismi irresponsabili che non difendono i diritti dei più deboli sono soltanto al servizio del loro progetto personale e della loro permanenza al potere, quindi, meramente fine a se stessi.
D) Ormai in pieno terzo millennio, nonostante tutto, ancora fa drizzare le orecchie a molti il binomio cattolici e politici? Forse l’anacronistico collateralismo fa ancora proseliti?
R) Parliamo di una considerazione in base alla quale in forza del battesimo ogni cristiano è chiamato ad occuparsi della propria collettività.
Così è stato nel caso della nascita del Partito Popolare. Idem per la costituzione della Democrazia Cristiana, il partito dei cattolici.
Il Santo Padre ha più volte richiamato i cattolici per un loro impegno generoso in una società priva di valori e simile ad un marketing.
Nell’enciclica “Laudato si” Papa Francesco delinea elementi idonei per un’economia sociale e solidale.
D) Come vivere delle proficue relazioni tra cattolici, mondo ecclesiastico e politica, in questo nostro tempo?
R) Da San Giovanni Paolo II, durante il suo pontificato, nella sua prima visita in Sicilia, definì Don Luigi Sturzo un infaticabile promotore del messaggio sociale di Cristo e appassionato difensore della libertà civile. Oggi Don Sturzo è più che attuale che mai.
I giovani hanno bisogno di modelli cristallini per coerenza e testimonianza.
D) Il composito mondo del volontariato e quello della politica come dialogano oggi?
R) In questa società dove sono sempre maggiori i gravi bisogni sia a causa del coronavirus, sia per la diffusione della droga, sia per i flussi migratori, ed altro, il volontariato ha cercato di soddisfare quello per cui la politica non è riuscita a fare.
La domanda è come affrontare queste sfide? Questi cambiamenti? Alla politica spetta dare le risposte.
L’ultima domanda e risposta – come tradizione di questa testata – tocca a Lei stesso.
D) Perché fare riferimento a Sturzo?
R) Don Sturzo è il punto di riferimento imprescindibile. La sua azione politica si è ispirata ad azioni volte migliorare la qualità della vita difendendo i più deboli.
Questo è il punto principale per un’attenta riflessione e un sincero impegno sociale.
Grazie ancora e speriamo davvero in una nuova primavera di cattolici impegnati in politica !