MIRKO FEDERICO (DEMOCRAZIA CRISTIANA): LA “BUFALA” DEL DECRETO NORDIO – QUESTO GOVERNO DI DESTRA CONTINUA A PRENDERE IN GIRO ELUDENDO LA SOLUZIONE DEI PROBLEMI ! * PRIMA PARTE

MIRKO FEDERICO (DEMOCRAZIA CRISTIANA): LA “BUFALA” DEL DECRETO NORDIO – QUESTO GOVERNO DI DESTRA CONTINUA A PRENDERE IN GIRO ELUDENDO LA SOLUZIONE DEI PROBLEMI ! * PRIMA PARTE

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Nella prima metà di agosto 2024 il < Decreto carceri > è diventato legge, Via libera definitivo dunque con la votazione a favore da parte dell’attuale maggioranza.

Mirko Federico (Roma)

La cosa imbarazzante che nessuno ha citato il detenuti che si sono tolti la vita portando così ad un numero impressionante quelli che si sono tolti la vita nelle carceri italiane (ed a cui si devono aggiungere gli agenti del corpo di polizia penitenziaria che hanno fatto altrettanto).

Dati allarmanti e che senz’altro il Decreto Nordio non riuscirà a contrastare questo fenomeno.

Ma approfondiamo il che cosa prevede il D.L. NORDIO ?

1) semplificazione e velocizzazione delle procedure per concedere la libertà anticipata ai detenuti.

Il magistrato di sorveglianza “accerta la sussistenza dei presupposti per la concessione della liberazione anticipata in relazione ad ogni semestre precedente”.

Rafaela Siciliano

Il Vice-Segretario nazionale del Dipartimento “per la Tutela del cittadino e per Diritti umani” della Democrazia Cristiana italiana e Segretario regionale del Dip. nella regione Lazio MIRKO FEDERICO– da noi interpellato in merito – così risponde a tale riguardo:

<< La velocizzazione non potrà mai essere attuata visto le numerose richieste che devono affrontare ogni giorno i magistrati di sorveglianza intasando anche i Tribunali.

Poi i magistrati di sorveglianza non conoscendo i detenuti non concedono facilmente le misure alternative al carcere.

E’ per questo che la proposta di legge Giachetti proponeva di lasciare questo compito all’equipe dell’amministrazione penitenziaria, composta da direttrice, psicologo o psichiatra, basandosi anche su relazioni degli agenti di custodia che vivono ogni giorno accanto al detenuto e lo monitorano costantemente.

Solo così si potevano smaltire i tribunali di sorveglianza e sarebbe stato più plausibile tale concessione visto che l’amministrazione penitenziaria conosce ogni sfumatura di un detenuto vivendolo in prima persona >>.

2) Le detrazioni non saranno riconosciute “qualora durante il periodo di esecuzione della pena il condannato non abbia partecipato all’opera di rieducazione”

Il Vice-Segretario nazionale del Dipartimento per la Tutela del cittadino e per i diritti umani Mirko Federico risponde così a tal proposito.

<< Dobbiamo vedere cosa si intende per opera di rieducazione. Se si intende la partecipazione a corsi di formazione o altro, non è possibile visto che non è possibile per tutti i detenuti di accedere ad essi.

Pensando solo al carcere di Poggioreale, laddove ci sono 2077 detenuti a fronte di posti 1624 regolamentari oppure il carcere romano di Rebibbia con 1574 detenuti al fronte di 1170 posti regolamentari e potremmo continuare a citare tante altre situazioni simili.

Questo ci deve far riflettere per capire che non è possibile per questo numero cospicuo di detenuti partecipare alle poche attività concesse all’interno degli istituti penitenziari”

3) All’interno del carcere “vi sono misure per rendere più semplice la liberazione anticipata”, ha spiegato Nordio.

“Non vi sono indulgenze gratuite, ma si rende più certa la procedura attraverso cui la liberazione anticipata è posta in esecuzione.

Renderemo molto chiaro al detenuto il percorso ed i termini per godere della liberazione anticipata.

Ci sarà una specie di ‘patto’ per metterlo subito al corrente dei suoi diritti e degli sconti che potrebbe ottenere se si comporta bene in carcere”

Mirko Federico così interviene in merito.

<< Il buon comportamento all’interno degli Istituti è un dovere da parte del detenuto attuarlo: è sempre stato così, per prendere benefici previsti dalla legge, anche come la liberazione anticipata.

Ma inserire una parola come “PATTO” è un imposizione, un vero e proprio modo di oppressione che già visto in molti altri campi da questo di questo Governo di destra.

E’ come dire al detenuto “stai zitto e buono che ti concedo i benefici”.

Questo modo di espressione di imposizione è già stato vissuto all’interno delle carceri e creerà nervosismo, malumori ed ancora più tensione.

 

A cura di Dott. Biagio Passaro (Modena)

biagio.passaro@dconline.info * cell. 335-433277 *

Segretario Elettorale Nazionale della Democrazia Cristiana italiana

Segretario nazionale del Dipartimento Attività economico-produttive della Democrazia Cristiana italiana

Componente del Consiglio Nazionale e della Direzione Nazionale della Democrazia Cristiana

Editorialista de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana

www.ilpopolo.news

www.democraziacristianaonline.it

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Roberto tramonti
3 mesi fa

Purtroppo e vero. Lo accennavo ieri sera a Enrica e Pier Luigi. Per colpa della magistratura di Firenze,per la ripicca di quella puttana di Faldi magistrato, per scambio di persona voluta per difendere l operato di un custode castrato fui accusato,passato in giudicato di furto dentro la mia azienda ,dove per volere dei giudici compiacenti,per non vedere un mutuo capestro,usurato ecc ecc,mi condannarono a 6 mesi più altri sei mesi di arresti domiciliari,poi secondo loro per aver protestato,la puttana di Faldi ,che scrive libri dulla giusta giustizia, urlava come un pazzo, crocifisso,crocifisso.. mi sono fatto 30 giorni a Sollicciano,dal 20 febbraio al 20 marzo..Ma non ho firmato la mia colpevolezza. Ho i fogli in mano della mia estraneità. Cerco un aiuto per chiedere centomila euro di danni. Oltretutto ho raccolto lettere di giovani che son li perché dimenticati volutamente dalla giustizia .cosa hanno fatto? Niente o poco .e sono tanti. E uscita la mia intervista su radio radicale un mese fa..terremoto poi a Firenze. I bastardi della nazione ,ero di casa,nicchiano,e dentro vi giuro e merda la
Chiesa da una spruzzatina di acqua santa..poi. Amen. Avevo affidati le lettere a Don Gherardo Gambelli…Bo….d
Ma no è finita qui.. quando ho ragione la voglio..