Molto positivo l’incontro della Dirigenze regionale della Democrazia Cristiana e della Valle d’Aosta svoltosi a Calamandrana (in provincia di Asti).

Molto positivo l’incontro della Dirigenze regionale della Democrazia Cristiana e della Valle d’Aosta svoltosi a Calamandrana (in provincia di Asti).

< Molto positivo l’incontro della Dirigenze regionale della Democrazia Cristiana e della Valle d’Aosta svoltosi a Calamandrana (in provincia di Asti) >.

Nell’inverno del 1953 Carlo Donat Cattin scriveva al Segretario Provinciale della DC Aurelio Corti (documento depositato presso la Fondazione D.C. del Piemonte) esternando la sua preoccupazione per “le pesanti interferenze attuate da Roma nella vita della D.C. della provincia di Torino”, questo per far capire che anche nel passato il Piemonte era piuttosto riottoso alle indicazioni nazionali (preferiva esprimere per primo il proprio parere).

Partendo da questa suggestione nella giornata di domenica si è svolta a Calamandrana – in terra astigiana – l’incontro estivo delle segreterie Provinciali del Piemonte e della Valle d’Aosta.

Questo incontro ha permesso (oltre al gustare una piacevole pausa pranzo, con prodotti tipici dell’Astigiano offerti dalla Segreteria di Asti) di definire e chiarire e rendere ancora più evidenti quelli che saranno gli obiettivi del partito dello Scudo Crociato per il prossimo autunno.

Il difficile rapporto con la modernità della politica ci pone senz’altro alla ricerca di mediazioni e sintesi in grado di fondare un’idea democratica che si possa ben interagire con il voto cattolico.

Una visione ai cambiamenti sociali su cui va ricalibrata la visione del partito, rendendolo pronto a rispondere alle contraddizioni ai profondi cambiamenti che emergeranno e in parte già emersi dal voto Europeo.

Oltre che valutare le condizioni politiche di carattere generale, era il momento di definire i punti da portare da parte del Piemonte all’ordine del giorno della conferenza di venerdì e sabato prossimi a Roma.

Va posta in discussione il chiarimento sull’uso del simbolo, da cui attendiamo una chiara relazione programmatica da parte della Segreteria Nazionale su questi punti: la titolarità del simbolo; la condivisione del programma elettorale su base regionale; la visione del movimento giovanile piemontese integrato alla gestione e ristrutturazione delle segreterie territoriali.

Le domande sono poste alla Segreteria Nazionale da cui ci attendiamo una chiara risposta programmatica sulla titolarità l’utilizzo e i metodi attuativi già definiti dalla visione Piemontese della DC.

Sul programma regionale di cui una buona parte già strutturato, (sarà successivamente approvato dal Congresso Regionale che si terrà a fine autunno), e le varie segreterie ognuno per la propria parte si stanno già adoperando per la risoluzione finale.

Sul movimento giovanile piemontese si è deciso di impegnarne le varie capacità già  da subito nell’ambito delle Sezioni Territoriali nel ruolo di Segretario Cittadino.

Tale politica (condivisa all’unanimità dal Direttivo Regionale) li porta a essere maggiormente rappresentativi conosciuti e capaci di fornire un’immagine nuova fresca e pulita del “frontman” della DC.

La ristrutturazione delle segreterie territoriali pertanto è stata avviata in ogni provincia attraverso la nomina dei nuovi segretari territoriali che li vede tutti provenienti dal Movimento Giovanile.

 

A cura di Dott. Giacomo Giovanni Talpone (Alessandria)

giacomo.talpone@dconline.info – Cell. 329-9095722

Vice-Segretario Organizzativo nazionale Vicario della Democrazia Cristiana italiana

Segretario Organizzativo nazionale della Democrazia Cristiana della regione Piemonte e della Valle d’Aosta

Componente del Consiglio Nazionale e della Direzione Nazionale della Democrazia Cristiana italiana

Editorialista de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana 

 

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