A cura di Dott. Fernando Ciarrocchi (Monteprandone/prov. Ascoli Piceno)
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< Mons. Giuseppe Chiaretti è tornato alla Casa del Padre. Un Vescovo indimenticabile >.
Ha destato profondo cordoglio e commozione la triste notizia del decesso di S.E. Mons. Giuseppe Chiaretti, avvenuto lo scorso 2 dicembre alle 13,20 e che in un batter d’occhio, è proprio il caso di dirlo, è diventata virale sul web e tutti e sugli altri organi di informazione .
Nato a Leonessa, in provincia di Rieti, il 19 aprile 1933. Aveva la veneranda età di 88 anni.
Nominato Vescovo della Diocesi di Montalto e Ripatransone – San Benedetto del Tronto il 7 Aprile 1983 da San Paolo Giovanni Paolo II.
Il 15 maggio del 1983 è stato consacrato Vescovo nella cattedrale di Spoleto da S. Em. Card. Sebastiano Baggio all’epoca Prefetto della Congregazione dei Vescovi.
Tre anni dopo, il 30 settembre 1986 , la Congregazione dei Vescovi con proprio decreto “Instantibus votis” sancì la piena unione delle Diocesi di Montalto e Ripatransone -San Benedetto del Tronto istituendo la nuova Diocesi di San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto di cui Mons. Giuseppe Chiaretti è stato il primo Vescovo.
Quest’anno, che ormai volge al termine, la giovane diocesi sambenedettese ha festeggiato il suo 35° di istituzione.
Negli anni del Suo governo episcopale mons. Giuseppe Chiaretti ha dotato la sede vescovile, ubicata nella città di San Benedetto del Tronto, delle dovute strutture diocesane quali : la Cattedrale “Madonna della Marina” che ha impreziosito con un bellissimo affresco posto in alto dietro al presbiterio in cui è narrata la storia della diocesi, gli uffici della curia nel Palazzo Anelli in cui risiede l’Ordinario diocesano.
Spendendo le sue migliori energie di uomo di Chiesa, di fede , di sconfinata cultura e di raffinatissima intelligenza, ha realizzato la preziosa struttura dedicata totalmente alla carità denominata “Biancoazzurro” in viale dello sport a San Benedetto del Tronto in cui trovano accoglienza , dignità e solidarietà le persone con disabilità e particolarmente fragili. La struttura è diventata il fiore all’occhiello della diocesi.
Le sue omelie sono rimaste non solo negli annali diocesani ma soprattutto nelle menti e nei cuori che hanno avuto la fortuna e il privilegio di ascoltarlo e di conoscerlo.
Tutti ricordano la sua ars oratoria : era elegante ed erudito nell’esposizione ma molto profondo nei contenuti.
Ha guidato la diocesi dei pescatori con lungimiranza e cordiale afflato pastorale sempre con la paterna disponibilità del buon pastore verso tutti i fedeli non facendo mai mancare la sua vicinanza con sincere parole amorevoli di conforto.
Mi torna alla memoria uno dei tanti momenti del suo copioso episcopato: nella chiesa della Madonna della Marina si tenne un incontro aperto a tutti per svegliare le coscienze su un problema già in quei tempi drammatico, purtroppo ancora oggi tale: la diffusione inarrestabile delle sostanze psicotropo soprattutto trai giovani.
Mons. Giuseppe Chiaretti nella sua prolusione ebbe parole forti e decise contro questo tristissimo fenomeno di morte . Rivolgendosi ai moltissimi fedeli e giovani presenti , in modo fermo e profetico affermò “Cara San Benedetto quello che oggi sembra un problema comunque grave tra trent’anni sarà una nefasta emergenza sociale che metterà in serio pericolo le famiglie e le giovani generazioni che verranno“.
Relatore era il compianto Don Pierino Gelmini, lo storico fondatore della Comunità Incontro.
Con il suo entusiasmo, il suo carisma, la sua incontenibile carica umana, catturò l’attenzione dei moltissimi fedeli accorsi per la circostanza.
Il 9 dicembre 1995 San Giovanni Papa Giovanni Paolo II lo nominò Arcivescovo metropolita di Perugia-Città della Pieve. L’intera Diocesi di San Benedetto del Tronto e la comunità civile rimasero attonite. Mai si sarebbero aspettate di essere private di uno dei pastori più amati e stimati.
Il 28 gennaio 1986 Mons. Giuseppe Chiaretti prese solennemente possesso della sua nuova sede arcivescovile succedendo così mons. Ennio Antonelli divento arcivescovo di Firenze e Principe della Chiesa in quanto nominato Cardinale di Santa Romana Chiesa.
Nel 2003 l’Arcivescovo di Perugia, Mons. Giuseppe Chiaretti, senza mezzi termini, con la franchezza che gli era usuale, si schierò contro l’istituzione del registro delle unioni civili posto in essere dal Comune di Perugia.
Altro episodio che non passò inosservato fu quando nel 2005 recandosi in visita al Consiglio regionale dell’Umbria pronunciò la frase ” regime sessantennale” rivolta all’ininterrotto avvicendarsi di governi regionali di sinistra.
Altro momento storico del suo episcopato umbro, durato 14 anni , è stato quanto mons. Giuseppe Chiaretti fece sentire forte e chiara la sua voce nell’occasione in cui la Lega calcio decise di far giocare la partita “Perugia – Inter nel giorno di Pasqua.
Mons. Giuseppe Chiaretti è stato Presidente della Conferenza Episcopale umbra, Vice Presidente della Conferenza Episcopale Italiana per l’Italia Centrale e componente del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani.
Un autorevole conoscitore dell’ecumenismo tanto che scrisse numerosi volumi e articoli.
Il 6 luglio 2009 Papa Benedetto XVI accolse la sua rinuncia per raggiunti limiti di età. Mons. Giuseppe Chiaretti rimase Amministratore Apostolico dell’Arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve fino al 4 ottobre 2009 quando Mons. Gualtiero Bassetti , fino già Vescovo di Arezzo-Cortona-San Sepolcro, oggi Presidente della Conferenza Episcopale Italiane, prese possesso dell’Arcidiocesi umbra.
Il Cardinal Bassetti, che pochi giorni prima era stato a vistarlo in ospedale, ha espresso a nome dei Vescovi italiani e suo personale profondo cordoglio dichiarando: ” E’ stato un autentico e fedele servitore del Vangelo. Il giorno dedicato all’Immacolata Concezione , 8 dicembre 2021 , avrebbe compiuto e festeggiato 66 anni di sacerdozio. “
Mons. Giuseppe Chiaretti grazie di cuore per essere stato tra noi. La tua lezione di vita non la dimenticheremo mai rimarrà sempre nei nostri cuori e nelle nostre menti.
Sarà nostra cura renderti omaggio nella Cattedrale di San Benedetto del Tronto in cui hai scelto di essere sepolto per essere ancor di più tra noi.
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