A cura di Andrea Turco (Roma) * andrea.turco@dconline.info * 351-6401373 * Segretario nazionale Vicario del Movimento Giovanile della Democrazia Cristiana
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< MOVIMENTO GIOVANILE D.C.: CHE IL PROSSIMO XXIV CONGRESSO NAZIONALE DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA SIA UN’OCCASIONE PER RICERCARE UNITA’ E COESIONE ALL’INTERNO DEL PARTITO DELLO SCUDOCROCIATO >.
Il Movimento Giovanile della Democrazia Cristiana sta combattendo con impegno affinchè la Democrazia Cristiana possa avere un ruolo sempre più importante ed efficace nel panorama politico italiano.
Affinchè ciò avvenga una ricomposizione unitaria del nostro partito sarebbe “cosa buona e giusta” come recita la liturgia della Chiesa cattolica all’offertorio … anzi per la precisione si recita: “cosa buona e giusta e fonte di salvezza” !
Rivisitando i vari passaggi della cosiddetta “Resistenza democristiana” che si è sviluppata dal 1994 ad oggi è indubitabile che se siamo qui oggi a riparlare di Democrazia Cristiana è merito storico di soprattutto di alcuni personaggi quali Flaminio Piccoli, Carlo Senaldi, Clelio Darida e Angelo Sandri, i quali contro tutto e contro tutti hanno incarnato la indefettibile volontà di non ammainare mai la bandiera della Democrazia Cristiana.
E’ un merito storico che – piaccia o non piaccia – non può più essere messo in discussione.
Come non può essere messo in discussione l’atteggiamento di apertura dei massimi dirigenti di questa “Rinascita” della Democrazia Cristiana verso tutti coloro che avevano piacere di ritornare a militare nel loro partito di sempre, l’unico nel quale si riconoscevano e per il quale valeva la pena di combattere nonostante l’inaccettabile e vergognoso declino in cui versava e versa la politica italiana.
Il partito della Democrazia Cristiana, quello che ha fatto grande l’Italia !
L’Assemblea generale degli iscritti alla Democrazia Cristiana degli anni 1992/1993 svoltasi a Roma, all’Hotel Palatino, nei giorni 3 e 4 luglio 2002 ha avuto un ruolo fondamentale nel processo di “Rinascita” della Democrazia Cristiana in quanto ha segnato la vera e propria svolta rispetto ad una situazione di illegalità che si voleva imporre a dispetto della volontà della stragrande maggioranza degli appartenenti al partito.
Da quella Assemblea generale, svoltasi grazie alla valente collaborazione dell’Avv. Bruno Panizzo (del foro di Udine) scaturinono delle scelte epocali che poi portano con assoluta evidenza alla attuale vigenza politica, giuridica ed organizzativa del partito della Democrazia Cristiana.
Con detta Assemblea infatti si è provveduto alla ricostituzione degli organismi direttivi del partito, così come previsto dallo Statuto della Democrazia Cristiana; alla riorganizzazione della presenza della D.C. su tutto il territorio nazionale, con il conseguente svolgimento di Assemblee provinciali e regionali della D.C. in tutta Italia.
Si è provveduto inoltre ad incardinare un atto di citazione contro il CDU e tutti coloro i quali ostacolavano la ripresenza della Democrazia Cristiana; a convocare il XIX Congresso nazionale della Democrazia Cristiana; ad implementare le operazioni di tesseramento per l’anno in corso, la quale operazione è sempre stata ripetuta dal 1994 in poi a cura della Segreteria nazionale vigente.
Questa è la base per comprendere quanto è successo dopo ed in particolare quali siano le premesse della Sentenza della Corte di Cassazione a sezioni unite del dicembre del 2010 (la numero 25.999) con la quale è stata sancita in maniera inappellabile la attuale vigenza della Democrazia Cristiana sul piano giuridico e quindi anche politico.
Detta sentenza ha operato, come dicono i giuristi <ex tunc>, dichiarando da allora (ci si riferisce evidentemente al nefasto Consiglio nazionale del 18 gennaio 1994).
Dichiarandone la nullità <ex tunc > sono stati eliminati, cancellati tutti gli effetti di quella riunione che va considerata come non avvenuta.
E quindi riabilitando in un colpo solo tutto quanto i democristiani in buona fede hanno compiuto in tutti gli anni della cosiddetta “Resistenza democristiana!
Da allora in poi dunque, e senza soluzione di continuità, alcuni democristiani virtuosi hanno sempre continuato la loro azione politica (e giuridica) non abiurando mai le loro convinzioni, basando la loro azione sullo Statuto (vigente) della Democrazia Cristiana, difendendo in ogni sede ed a denti stretti il nome ed il simbolo della Democrazia Cristiana, nonostante i tanti pesanti atti di intimidazione e perfino di persecuzione di cui sono stati oggetto, con metodi leciti e talvolta persino illeciti.
Sarà importante poter approfondire adeguatamente tutto quello che à successo per poter meglio capire la situazione attuale e saper distinguere le proposte sane e veritiere dai falsi profeti che predicano bene ma razzolano male.
Un altro dato da non sottovalutare è che dalla fine del 2017 esiste un documento sottoscritto e non mai smentito a firma di Angelo Sandri (Udine), Gianni Fontan
a (Verona) e Franco De Simoni (Roma) con cui si è stabilito di procedere alla riunificazione della Democrazia Cristiana andando a celebrare un Congresso unitario che ancora tutti attendiamo .
E’ su questo punto che il Movimento Giovanile della Democrazia Cristiana intende insistere e combattere con la massima determinazione.
Indubbiamente però non possiamo dimenticare alcuni aspetti fondamentali se vogliamo rilanciare seriamente il partito della Democrazia Cristiana.
Dobbiamo infatti avere la responsabilità e la lungimiranza giuste per portare avanti un vento di cambiamento in Italia che provenga da due strade convergenti: quella dei giovani e quella delle persone maggiormente mature.
Non c’è dubbio ad oggi, ed alcuni partiti ne sono prova, che il cambiamento deve passare dall’esperienza della storia ed essere proiettato nelle menti delle future generazioni, al fine di evitare sbagli di carattere politico che gravano sempre sulla stabilità del popolo italiano.
Abbiamo la necessità di ripresentare il simbolo del popolo, per il popolo e che è con il popolo!
Questo significa che dobbiamo tornare ad essere il partito della speranza e della certezza di un futuro meritocratico, solidale, giusto e che garantisca all’Italia una nuova e determinata stabilità nei vari organi istituzionali e soprattutto che sia dettata da un progressismo che inneschi una forte rivoluzione culturale, ma non involuzione.
Questa “nuova” Democrazia Cristiana ha il diritto sacrosanto di esistere e di essere la rappresentanza delle centinaia di migliaia di italiani che sentono in loro la appartenenza ad una Repubblica veramente democratica e che quindi, data la miseria umana con cui viene condotta la politica ad oggi, ha deciso di astenersi al voto.
Questo è un progetto che deve assolutamente andare oltre il fabbisogno personale dell’affermazione politica, ma piuttosto che sia l’affermazione democratica del Popolo Italiano che sceglie in maniera democratica i suoi rappresentanti.
Per questo motivo anche il Movimento Giovanile della Democrazia Cristiana propone di celebrare agli inizi del 2020 un Congresso Unitario, senza dubbi, né perplessità, al fine di tornare ad essere la forza di governo del popolo che ha la necessità di ritrovare una dignità, un futuro, una casa ove restare.
A cura di Andrea Turco (Roma) * andrea.turco@dconline.info * 351-6401373 * Segretario nazionale Vicario del Movimento Giovanile della Democrazia Cristiana
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Sulla base della sentenza della Cassazione del 2010, che stabiliva che nessuna delle parti del processo rappresentava la DC, perché questa non era mai stata legittimamente sciolta, è partita la riattivazione della DC sulla base di conferme degli iscritti 1992-93, pubblicamente offerta. L’esito di questo processo di riattivazione è stato il xix congresso, tenuto a seguito assemblea dei soci legittimata dal tribunale di Roma. La DC si è data tutti i suoi organi a norma di statuto. Renato Grassi è il suo segretario. Non esistono altre DC. Nel 2020 si terrà il DC congresso. Benvenuti coloro che si iscrivono. Basta con DC apocrife, anche se nate con buone intenzioni. Renzo Gubert
Dobbiamo essere uniti per dare un futuro ai giovani italiani viva la democrazia cristiana