Hai dovuto sostenere una parcella per l’avvocato importante e speri di poterla portare in detrazione nel 730? Sull’argomento c’è confusione e anche i professionisti non sempre danno informazioni corrette. Facciamo chiarezza.
Spese legali: sono detraibili?
È tempo di dichiarazione dei redditi e, come ogni anno, i contribuenti si chiedono cosa possono e cosa non possono portare in detrazione nella dichiarazione dei redditi.
Tra i dubbi più comuni c’è proprio quello della detraibilità delle spese legali poiché sono in moltissimi a rivolgersi all’avvocato, spesso sostenendo spese di importante entità.
Purtroppo dobbiamo dare una risposta negativa: le spese legali non sono detraibili in dichiarazione dei redditi, o almeno per il singolo contribuente.
Invece, come approfondiremo, le imprese possono detrarre le spese legali, ma solo quelle relative a sentenze passate in giudicato, quindi con l’esclusione delle liti pendenti.
Spese legali: sono detraibili?
Dunque, alla domanda se sono detraibili le spese legali in dichiarazione dei redditi dobbiamo dare risposta negativa, almeno per quanto riguarda i singoli contribuenti.
Infatti, in linea generale, la parcella dell’avvocato non può essere portata in detrazione, a differenza di quanto accade per le spese del notaio relative all’acquisto di immobili. Nello specifico, è possibile scaricare le spese notarili per la compravendita di immobili ad uso abitativo nella misura del 19%.
Stessa cosa non vale per le spese relative all’avvocato; quindi il cittadino che nel 2018 ha preso parte ad un processo civile o penale non potrà beneficiare di alcuna detrazione. Questa possibilità è concessa solamente alle persone giuridiche, ovvero alle imprese, secondo quanto sancito dalla Corte di Cassazione nella sentenza numero 16969 del 2016. Difatti le imprese possono detrarre in dichiarazione dei redditi le spese legali relative alle sentenze passate in giudicato, in base alle tariffe vigenti al momento in cui si è svolto il processo.
Spese legali detraibili per le imprese: come e quando
Come abbiamo anticipato, mentre i privati non possono detrarre la parcella dell’avvocato, le imprese, in quanto persone giuridiche, possono beneficiare della detrazione in dichiarazione dei redditi.
A tal proposito, però, occorre fare delle precisazioni: la Corte di Cassazione ha sancito che la detraibilità delle spese legali per le imprese è possibile solamente per le spese legali a processo o mandato finito e non anche per le liti pendenti, in altre parole, deve trattarsi di una sentenza definitiva.
Dunque, se la consulenza dell’avvocato riguarda la produzione del reddito di impresa o di lavoro autonomo, sia le imprese che i professionisti potranno detrarre l’IVA e l’ammontare delle spese legali secondo il proprio regime fiscale.
di Antonio Gentile