Giulia Sarti, la parlamentare riminese dei 5 Stelle appena eletta alla Camera dei Deputati Presidente della Commissione Giustizia, condannata dal Tribunale di Rimini.
di DANILO BAZZUCCHI
Per uno strano gioco del destino Giulia Sarti, del M5S, è stata nominata qualche giorno fa presidente della commissione Giustizia della Camera e fin qui niente di strano.
Il problema, per così dire, è che l’11 giugno scorso era stata condannata, in primo grado, dal giudice monocratico del tribunale di Rimini, Antonio Pelusi, per diffamazione.
I fatti risalgono al marzo 2015, quando un cronista del “Resto del Carlino”, Filippo Graziosi, scrisse un articolo sui redditi di tutti i politici riminesi. L’articolo si intitolava: “La Sarti trova un tesoro alla Camera” e il cronista rimarcava il fatto che il reddito dell’attuale parlamentare Sarti passava da 0 € a – dopo le elezioni quelle del 2013 – quasi 80.000,00 € all’anno.
L’onorevole grillina aveva replicato duramente all’articolo del Preziosi, definendolo “sciacallo” con un post sulla propria pagina Facebook. Commentando quel post molti avevano attaccato il cronista fino ad arrivare alle minacce di morte. E sono state proprio queste minacce a far decidere il giudice ad accogliere le richieste del PM Elisabetta Rovinelli e condannare la Sarti al pagamento di 1.000,00 € più le spese processuali, con sospensione della pena.
Danilo Bazzucchi