A cura di Loredana Di Lorenzo (Tivoli/provincia di Roma)
< CASO PALAMARA: UDIENZE BLINDATE ! >
Si protrae la pantomima di Palamara: davanti alle sue responsabilità penali, lancia messaggi in codice, dribla i giornalisti che non conosce, manda “pizzini” ai suoi.
È la fase istruttoria più lunga di sempre, nuovo rinvio di udienza.
I suoi avvocati si sono opposti non si tratterebbe secondo la difesa altro che di entusiasmo, di passione politica e pertanto il capo d’imputazione per corruzione in atti giudiziari, tornato alla ribalta con l’avvento del dott. Cantone.
Peccato che gli avvocati siciliani Amara e Calafiore abbiano già patteggiato per gli stessi fatti.
È desolante il panorama che si propone, riguardo l’affaire procure, udienza dopo udienza, faldone dopo faldone, sempre più a picco la credibilità della magistratura, sempre più flebile l’idea di giustizia.
Rivendica il suo ruolo di imperatore delle nomine, Palamara.
E’ davvero sorprendente come quasi sembrerebbe aspettarsi di riuscire ad indurre alla applicazione del sistema, gabbare a cuor leggero, la legge disattendendola nelle procedure con delle fantasiose interpretazioni, così come da prassi nel tempo consolidata che negli anni, ha delegittimato la credibilità del sistema giudiziario, ridotta al lumicino sia per le distorsioni nella giustizia sia per il rapporto tra magistratura e politica costantemente, sbilanciato in una altalena talora di contrasto, talora di collusione.
Un pasticciaccio dal sapore eversivo che farà rigirare nella tomba i padri costituenti che pensando al CSM come organo di presidio dell’indipendenza dei magistrati se lo ritrovano invece presidio degli interessi privati dei magistrati stessi e della loro intoccabilità.
Il tutto nel silenzio imbarazzante del capo dello Stato e del CSM, e dell’ ennesima compagine di Governo destinata anch’essa immancabilmente se, distratta come le altre, andrà ad infrangersi sulla mancata rimozione dell’iceberg giustizia la cui soluzione non è più differibile.
Ldl
GRAZIE di questo Articolo Loredana, che fa MOLTO pensare a PERCHE’ NON ne parlano “i Giornaloni” e Tantomeno i Programmi TV di “Approfondimento”…
Io una soluzione l’avrei! Il capo dello stato che è anche il presidente del CSM deve azzerare tutto il consiglio, via tutti, perché tutti sapevano o hanno sentito più di qualcosa e tacendo sono complici pure quelli più onesti. Questa è l’unica soluzione.