di WALTER VALLESE (Pescara) * walter.vallese@dconline.info *
www.ilpopolo.news * www.democraziacristianaonline.it *
Dove sono oggi i cattolici in politica? È la domanda più naturale che ci possiamo porre in questo tempo di passaggio, dove alcuni movimenti e partiti politici hanno ottenuto forza propulsiva dai cattolici medesimi.
Con il disgregamento del patrimonio culturale e con la perdita di riferimento laico di un partito da parte dei cattolici, ma soprattutto con la mortificazione degli ideali stessi attuata da leggi elettorali più tese a salvaguardare le poltrone degli esistenti che altro, la delusione dei cattolici si è dispersa in mille rivoli approdando talvolta nel Cdx e talvolta nel Csx e perché no anche nel M5S.
Oggi dunque, dopo un ventennio di mancanza di un riferimento laico alle istanze dei cattolici ed al palese fallimento del populismo (l’attuale forza della Lega è effimera e sostenuta dal voto dei cattolici che non ancora percepiscono il tradimento degli ideali stessi della cristianità attuato dalla Lega), si riafferma l’esigenza della costruzione di una nostra casa comune.
C’è bisogno – come dice lo stesso Mons. Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna – che la politica si riaffermi come arte e come pacata proposta che tenga conto delle istanze laiche dei cristiani.
Le elezioni sarde infatti hanno già mostrato la deriva del Csx verso le istanze laiche, ma mussulmane, avendo integrato nelle proprie liste candidati di sentimenti vicini a tale religione.
Intendiamoci credo fermamente nella libertà di culto e di rappresentanza, ma ritengo altrettanto importante che i cattolici ritrovino una casa moderata che rafforzi i sentimenti universali e laici di ispirazione cattolica.
Per tutti questi motivi sono propenso a ritenere che la Democrazia Cristiana sia più che mai attuale e sia l’unica via che ci rimane per la resurrezione di un grande partito popolare ed interclassista e senza quello spirito di saccenza e di aggressività che ha contraddistinto in modo errato la politica dal ’94 in poi.
Ritengo che l’inevitabile declino di altre forze popolari debba essere la spinta per la rinascita della Democrazia Cristiana ed i prossimi appuntamenti elettorali dovranno inevitabilmente sancire questa rinascita !
di WALTER VALLESE (Pescara) * walter.vallese@dconline.info *
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caro Amico concordo con il tuo scritto.
Ma ,ad esempio, nella corsa elettorale alle europee dove ci collochiamo? abbiamo un rappresentante? io mi sono proposto ma non ho avuto risposta.
attendo tua nuova.
grazie
Luca
segretario dc provincia di roma
I valori non si dimostrano in una tornata elettorale. Le elezioni europee segnano dovrebbero segnare la fine di un disagio di pensiero e ripartire con la forza di Don Sturzo, il coraggio di De Gasperi. Solo attraverso la convinzione di mettere in campo energie sane, che hanno a cuore, in primis l’interesse del paese, in secondis, quello mondiale, possiamo dare un senso alla nostra azione. Imitare un progetto basato sull’ improvvisazione politca è sbagliato. Mettere al centro della discussione politica i temi fondamentali della nostra esistenza: famiglia, lavoro, ambiente, salute, sicurezza dei cittadini. Ritengo errato pensare di ricostotuire la Dc per un posto al sole.la chiesa ha ruolo importante nella società. Non può di re alla politica cosa deve fare, altrimenti la politica non sarà in grado di governare. La crisi delle religioni mondiali, necessità una seria attenzione. La politica che governa l’ Italia in questo momento non ha un’ anima capace di difendere i valori cristiani dei cattolici. Nessun calcolo elettorale, ma il convincimento di lottare per il valori della solidarietà.
Concordiamo sostanzialmente con l’intervento di SABATINO ESPOSITO (Segretario provinciale della Democrazia Cristiana della provincia di Caserta) il quale sottolinea che la ricostruzione o se vogliamo il rilancio politico ed organizzativo della D.C. passa attraverso un impegno quotidiano che va oltre il momento elettorale, sia pur importante, come quello vissuto in occasione delle elezioni regionali abruzzesi che comunque hanno segnato un evento importante e significativo che va riproposto come costante – se posssibile – anche ai vari momenti elettorali che dovremo affrontare anche nell’immediato futuro. Cordiali saluti e Buona D.C. – ANGELO SANDRI