“Piano Kalergi” il complotto che teme il centro destra per il fenomeno immigrazione clandestina.

Storia della teoria del complotto cara all'estrema destra ,Salvini compreso, secondo cui dietro l'immigrazione ci sarebbe un complotto organizzato dalle élite europee

Prendendo in considerazione il piano Kalergi, messo in pratica da Jeorge Soros, nativo di Budapest, possiamo fare alcune considerazioni in proposito.  Ma prima di tutto cos’è il “Piano Kalergi”:

Nei circoli dell’estrema destra europea e italiana circola da qualche tempo una spiegazione complottista della crisi dei migranti. Secondo questa tesi, completamente infondata, l’arrivo di centinaia di migliaia di persone in Europa sarebbe parte di un piano segreto architettato dalle élite politiche ed economiche del continente per importare milioni di potenziali lavoratori a basso costo, mischiarli con le “razze europee” e creare così un meticciato debole e facilmente manipolabile. A ideare questo piano sarebbe stato un eccentrico filosofo aristocratico austro-giapponese del primo Novecento: Richard Nikolaus Eijiro. Più di dieci anni fa uno scrittore complottista e negazionista ne usò il titolo nobiliare (conte di Coudenhove-Kalergi) per battezzare il complotto che prevederebbe la sostituzione etnica dei bianchi europei. Nacque così il “Piano Kalergi”.

Come ha raccontato un lungo e documentato articolo di Vice, sono diversi anni che il Piano Kalergi è uscito dagli ambienti ristretti dei cospirazionisti per entrare a pieno titolo nel dibattito pubblico italiano. Di recente anche il candidato alla presidenza della Lombardia, il leghista Attilio Fontana, ha fatto riferimento a qualcosa che somiglia al Piano Kalergi. Nel corso di un’intervista a Radio Padaniaha parlato del rischio di sostituzione etnica da parte dei migranti che corre la “razza bianca” (Fontana si è poi scusato per l’utilizzo del termine). Fontana, in realtà, ha ripetuto quella che è oramai la linea non ufficiale del suo partito sull’immigrazione: non è un fenomeno economico e sociale di portata secolare, ma un preciso piano organizzato dall’alto.

A sostenere questa tesi è lo stesso segretario della Lega, Matteo Salvini, che da almeno tre anni ripete che quello in corso in Italia ed Europa non ha nulla di spontaneo. La prima volta in cui Salvini suggerì qualcosa del genere fu nel febbraio del 2015, quando disse che ci trovavamo di fronte a «un’operazione di sostituzione etnica coordinata dall’Europa». Non è chiaro se Salvini abbia preso ispirazione da un libro pubblicato da una piccola casa editrice proprio all’inizio del 2015 – “La verità sul Piano Kalergi. Europa, inganno, immigrazione” di Matteo Simonetti – che è il primo libro in italiano dedicato al tema. Da allora il segretario della Lega ha ripetuto il concetto più volte: l’immigrazione sarebbe voluta e organizzata da una misteriosa “élite europea” con lo scopo di eliminare la popolazione autoctona del continente. In alcune circostanze, Salvini ha utilizzato anche l’espressione “genocidio”.

Google Trends mostra che fu proprio nel periodo a cavallo tra 2015 e 2016 che l’interesse per il Piano Kalergi cominciò a diffondersi. Nell’estate del 2016 la storia divenne definitivamente mainstream quando la trasmissione di La7 “La Gabbia” gli dedicò alcuni servizi. Nel corso degli anni, la tesi è stata raccontata di nuovo da tutti i principali cospirazionisti italiani, come il più famoso tra loro, l’ex responsabile della comunicazione del Movimento 5 Stelle Claudio Messora.

Ironicamente, se non fosse per i cospirazionisti Kalergi sarebbe stato oramai dimenticato dal grande pubblico. Kalergi, che nacque a Tokyo nel 1894, non è infatti uno dei padri politici dell’Europa unita, come Altiero Spinelli o Konrad Adenauer. Appartiene piuttosto alla famiglia degli idealisti utopici che, nel periodo tra le due guerre mondiali, si opposero all’avanzata del fascismo e del nazionalismo con la loro difesa dell’integrazione e della pacificazione tra i popoli. Nel 1923, mentre l’Europa era in subbuglio e in Italia Mussolini aveva già preso il potere, Kalergi divenne famoso pubblicando il suo “Manifesto Pan-Europeo” in cui proponeva la creazione degli Stati Uniti d’Europa, un superstato dove le differenze tra i singoli popoli europei sarebbero state messe da parte in nome della reciproca collaborazione. Kalergi ottenne fondi con cui creare un giornale, raccolse alcune adesioni di personaggi importanti, ma non riuscì mai a creare un movimento popolare. A raccogliere voti e a guidare il dibattito dell’epoca erano i partiti nazionalisti di estrema destra e quelli socialisti e comunisti dell’estrema sinistra. Gli aderenti al “Manifesto Pan-Europeo” rimasero sempre un piccolo gruppo di utopisti e intellettuali, molto noti nell’alta società, ma praticamente ininfluenti sul piano concreto.

La destra deve ben rendersi conto che ha preso “in contropiede” in maniera molto tardiva l’avvento dell’immigrazione clandestina, non attuando in maniera repentina un piano di contrasto a tale ingente e gravosa problematica. Nel corso degli anni abbiamo dato adito all’entrata in politica ad imprenditori, i quali hanno fatto solamente i loro miseri interessi, per sete di potere e per denaro. Ad oggi, a causa della diminuzione dell’offerta di lavoro e grazie all’imprenditoria non adeguata, sono scesi di molto gli stipendi per i giovani che iniziano il loro praticantato od il tirocinio formativo. La sinistra, grazie a questo piano, denominato Kalergi è riuscita a creare una casta di poveri “protetti” attraverso la quale gestisce un monopolio che possiamo definire alquanto meschino. Dobbiamo quindi unirci, per poter creare un programma volto al ripristino dei valori della nostra identità. Questo forse non servirà per vincer oggi politicamente, ma servirà al futuro delle prossime generazioni.

redazionale a cura di ANDREA TURCO – Roma

Info:andrea.turco@dconline.info

Segretario del Movimento Giovanile D.C. di Roma Capitale e della Provincia di Roma.

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MARIO De Benedittis
6 anni fa

Questa mattina ho letto tutto il manoscritto del nostro Giovane Andrea Turco (sul piano kaleggi) sono rimasto esterefatto dalla sua edpressine intellettuale e dalla perfetta Analisi del pronlema Imnigrazione Attuato in oltre 10Anni .che rispecchiono la Realta dei fatti a susseguirsi giorno dopo giorno mi Complimento del Pupillo che insieme a Artuscelli e Mario de Benedittis abbiamo Adotrato nel gruppo di Giovani che Aumenteranno esponenzialmente nella D.C. RICEVI LA NOSTRA BENEDIZIONE ANDREA TURCO E BUONA D.C. NARIO DE BENEDITTUS COORD. DELLA SEGRETERIA POLITICA NAZIONALE DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA

Andrea Turco
6 anni fa

Un grazie sentito
Il segretario del movimento giovanile DC di Roma Capitale e Provincia.
Andrea Turco