PRESENTATO A ROMA IL 6 DICEMBRE 2023 AL SENATO DELLA REPUBBLICA IL LIBRO “CRAXI ANDREOTTI: POLITICHE STILI E VISIONI TRA CONFLITTI E COLLABORAZIONI”

PRESENTATO A ROMA IL 6 DICEMBRE 2023 AL SENATO DELLA REPUBBLICA IL LIBRO “CRAXI ANDREOTTI: POLITICHE STILI E VISIONI TRA CONFLITTI E COLLABORAZIONI”

A cura di MIOARA DONE (Roma Capitale)

mioara.done@dconline.info * cell. 389-9098860 *

Coordinatrice della Segreteria politica nazionale della Democrazia Cristiana

Segretario politico municipale della Democrazia Cristiana del Municipio VI di Roma Capitale

Editorialista de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana

< PRESENTATO A ROMA IL 6 DICEMBRE 2023 AL SENATO DELLA REPUBBLICA IL LIBRO “CRAXI ANDREOTTI: POLITICHE STILI E VISIONI TRA CONFLITTI E COLLABORAZIONI” >  

Ha avuto luogo nel pomeriggio di mercoledì 6 dicembre 2023 a Roma, presso la sala degli atti parlamentari / Biblioteca del Senato della Repubblica intitolata a Giovanni Spadolini la preannunciata presentazione del libro: “Craxi Andreotti: politiche, stili e visioni tra conflitti e collaborazioni.”

L’appuntamento era fissato per le ore 17.00 di mercoledì 6 dicembre 2023.

L’evento è stato promosso dalla Fondazione Bettino Craxi ed ha richiamato numerosi ospiti di riguardo che non hanno voluto mancare a questa interessante ed importante iniziativa.

La scaletta dei lavori prevedeva l’introduzione di Margherita Boniver, Presidente della Fondazione Bettino Craxi e che ha promosso l’evento.

L’apprezzato intervento di Stefano Andreotti

Seguiva la relazione di Giovanni Orsina.

Successivamente previsti gli interventi di Stefania Craxi, Fabio Martini, Paolo Cirino Pomicino, Umberto Ranieri, Claudio Signorile e Francesco Venderani.

Apprezzato anche l’intervento di saluto di Stefano Andreotti, figlio dell’indimenticato leader democristiano On. Giulio Andreotti.

Questo iniziativa è stata promossa dalla < Fondazione Bettino Craxi >.

In un mondo globalmente interconnesso la ‘notizia’ è diventata ‘flusso’, rumore che fa da sfondo alla vita del nostro tempo.

Essa è destinata a durare lo spazio di poche ore, ad esaltare emozioni e contingenze, ad influenzare e condizionare opinioni sempre più rapidamente mutevoli, a sconfessare con analoga forza ed enfasi tesi accreditate anche solo poco prima.

Sen. Giulio Andreotti
On. Bettino Craxi

La dimensione imposta dai “mainstream” e dai nuovi strumenti della comunicazione che hanno pervaso ogni meandro della nostra vita – in cui pubblico e privato si mescolano pericolosamente e dove la discussione è ormai solo social – è quella del ‘presente’.

La ‘notizia’ nasce e si consuma in questo spazio e sembra non esservi più posto, tempo ed interesse per la riflessione e l’approfondimento.

Siamo così superficialmente portati a guardare il ‘fatto’ in sé, senza conoscerne magari le origini e la ‘causa’ e senza interrogarsi più di tanto sull’ ‘effetto’.

Tutto ciò rappresenta una metamorfosi inquietante che incide non poco sulla vita politica ed istituzionale e produce ripercussioni sulla qualità del sistema democratico, con cittadini paradossalmente più informati ma sempre più privi di una conoscenza critica e di una lettura complessiva e non convenzionale degli eventi.

Questo cortocircuito paralizza la nostra realtà e può atrofizzare financo le menti più vivaci che rischiano di arrendersi ed uniformarsi alle tradizionali ‘officine del pensiero’, un tempo magari gloriose, ma ormai rattrappite in un politicamente corretto di maniera, che spesso nasconde un vuoto di analisi e di proposta, se non una ‘compromissione’ con un sistema sterile e malato.

Viviamo tempi interessanti ed inquieti, agitati da fenomeni epocali e da storture che hanno una storia antica e ci consegnano un domani sospeso, che solo nitidi ed originali confronti tra idee e ragionamenti e non più tra bandiere e divise, possono rendere più chiari e meno incerti.

Per uscire da una condizione di crisi che pervade ogni ambito della nostra società, servono visioni del futuro e non adesioni a idee e modelli precostituiti che hanno dimostrato, specie nel corso dell’ultimo quarto di secolo, limiti e storture evidenti.

Da qui l’obiettivo di contribuire a rilanciare in maniera autentica e costruttiva un dibattito pubblico troppo spesso asfittico e stantio.

Non sarebbe di per sé una sfida né ambiziosa né ardua, se non vi fosse dentro, in questo presente senza storia, l’idea forza di coniugare il passato con il domani, la memoria con il futuro, come presupposti per poter affrontare al meglio le sfide che ci attendono nell’immediato futuro.

 

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Fernando Ciarrocchi
11 mesi fa

Ottima iniziativa. Grazie all articolista per l ottima cronaca resa