di ANGELO SANDRI * www.ilpopolo.news * www.democraziacristianaonline.it *
Ci siamo già occupati, dalle colonne di questo stesso giornale, della pesantissima situazione venutasi a creare nel Municipio VI di Roma Capitale a proposito della vicenda riguardante lo smaltimento dei rifiuti con tutta una serie di problematiche che peraltro, invece di risolversi, anche gradualmente, si stanno complicando sempre di più.
Ne abbiamo parlato con MIOARA DONE, residente nel VI Municipio di Roma Capitale, già dirigente apicale della DEMOCRAZIA CRISTIANA e fautrice di quella riunificazione delle varie componenti del partito scudocrociato a cui ultimamente molti hanno dato la loro fattiva adesione.
Più o meno tre mesi fa (giugno 2018) MIOARA DONE ci aveva testimoniato di una vibrante protesta da parte dei cittadini del VI Municipio verso una inaccettabile situazione di degrado in cui versava il territorio di competenza (quello appunto del Municipio delle tre Torri, così come viene definito)
Tant’è vero che nella riunione del Consiglio Municipale al Municipio VI di Roma Capitale di data 21 giugno 2018 – convocata per affrontare gli argomenti amministrativi di maggior interesse per la zona – si era deciso di far sentire pesantemente una voce di protesta verso questa situazione di inaccettabile degrado..
<< Nonostante le reiterate dichiarazioni di buona volontà da parte degli amministratori di turno del Municipio VI – rileva MIOARA DONE – la situazione andava sempre più peggiorando.
Torre Angela era sommersa dai rifiuti e questo fatto aveva colpito senza mezzi termini l’attenzione dell’opinione pubblica disposta a mobilitarsi per cercare qualche possibile soluzione al problema.
Vi era stata anche la dura presa di posizione da parte del Comitato di quartiere “Torre Angela futura” (con sede in Via del Torraccio, a Torrenova) con tutta una serie di azioni di protesta al fine di bloccare il degrado igienico ed ambientale persistente nel quartiere.
La speranza era (ed è ) che AMA, l’Amministrazione comunale di Roma e quella del Municipio VI delle Torri, possano prendere dei provvedimenti risolutivi affinchè la insostenibile situazione dei cumuli di rifiuti urbani presenti per le strade del quartiere abbia a cessare.
Si tratta di una situazione molto grave ed esplosiva, che rischia di diventare irreversibile sia per lo sfregio a qualsiasi norma di buon senso e di decoro urbano, ma anche e soprattutto per le ragioni di igiene pubblica e per l’insalubrità facilmente constatabile.
A tre mesi di distanza, purtroppo, la situazione semmai pare essere peggiorata tanto che recentemente abitanti della zona sono scesi in strada intenzionati a far valere a tutti i costi le loro ragioni.
Da qui la decisione di bloccare via Alberto Luthuli, all’altezza di via Raoul Follereau, creando un muro di rifiuti invalicabile che impedisse il passaggio sia a macchine che a pedoni.
Il fatto è successo aPonte di Nona, nella zona di Villaggio Falcone, dove una ventina di residenti hanno bloccato il passaggio, all’altezza della fermata dell’autobus. Sul posto ovviamente anche la Polizia Locale per verificare il da farsi e trovare soluzioni perlomeno temporanee ed evitare il peggio.
La protesta è contro Ama, ma anche contro l’Amministrazione del Municipio. Municipio che pare essere diventato terra di nessuno, abbandonato da tutti.
L’Ama esegue il servizio di smaltimento “ad libitum” e per giorni interi non passa nessuno.L’aria è irrespirabile e si trovano topi e insetti dappertutto.
La protesta così come organizzato ha avuto una audience notevolissima, anche grazie ai social. Anche in altre zone di Roma Capitale, si ipotizzano azioni di protesta simili a quella organizzata a Villaggio Falcone. Staremo a vedere.
Ma la domanda – conclude MIOARA DONE – sorge spontanea: gli eletti al Comune di Roma ed al Municipio VI si ricordano dei cittadini solo quando ci sono le elezioni ? >>
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