Prof. ERALDO RIZZUTI (Democrazia Cristiana Calabria): La dottrina sociale della chiesa è la linfa vitale per un nuovo umanesimo politico ! * (PRIMA PARTE)
Abbiamo avvicinato il Prof. ERALDO RIZZUTI (di Rende, in provincia di Cosenza), attuale Segretario politico regionale della Democrazia Cristiana della regione Calabria.
Democristiano DOC e politico di lungo corso (come testimonia il suo “nutrito” curriculum) è stato un protagonista di primo piano nella cosiddetta “Resistenza democristiana”, vivendo in trincea molti delicati passaggi del lavoro svolto per garantire la vigenza della Democrazia Cristiana in Italia.
L’esponente della D.C. calabrese ha ricoperto in questi anni vari incarichi di rilievo sia a livello territoriale e regionale, che a livello nazionale.
E’ attualmente anche componente del Consiglio nazionale e della Direzione nazionale della Democrazia Cristiana.
Al rientro di uno dei suoi viaggi per ragioni di studio abbiamo contattato il Prof. Eraldo Rizzuti ,
Geologo, scrittore, studioso, molto impegnato nel mondo cattolico, abbiamo potuto avvicinarlo al suo rientro di uno dei suoi viaggi per ragioni di studio e di meditazione svoltosi – come da lui stesso precisato – nel deserto.
Abbiamo rivolto al prof. Eraldo Rizzuti alcune domande per riflettere sul travagliato e contraddittorio mondo contemporaneo dilaniato da paure, guerre, incertezze.
Un mondo dunque anche desideroso di recuperare l’inestimabile patrimonio dei < valori cristiani non negoziabili > per riprendere la giusta rotta della navigazione.
D) Professore la tormentosa sfiducia esistenziale, il senso di solitudine dell’uomo post globale: che periodo stiamo vivendo?
R) Il mondo in cui viviamo è segnato senza ombra di dubbio da un grande cambiamento in atto e da un sentimento di libertà, equità, giustizia, difesa del lavoro e della famiglia tra un uomo e una donna; la presa di coscienza da parte dei cittadini è che questa classe politica non è più in grado di garantire la gestione della cosa pubblica.
Le campagne elettorali sono sempre più povere di contenuti e inutili, dove si è continuato a perseguire la strada delle coalizioni elettorali per vincere senza preoccuparsi di cosa fare dopo.
D) L’importante, purtroppo, è vincere le elezioni: è questa la priorità?
R) Un conto è vincere le elezioni altra cosa è governare il Paese. Ci si unisce nelle campagne elettorali per vincere, ma dopo si dividono su tutto.
Sono sicuro che anche nella prossima legislatura il vero problema sarà la tenuta delle coalizioni elettorali.
Nessun partito o movimento ha esposto e parlato di programmi, dei veri problemi, elaborato idee e progetti per far uscire l’Italia da questa crisi voluta per schiavizzare l’Uomo.
Nessuno parla di lavoro, disoccupazione giovanile, spread, sanità, equità fiscale, pensioni, giustizia giusta, dissesto idrogeologico, spechi, privilegi, eliminazione di tutte le spese aggiuntive sulle bollette, separazione dei tre poteri dello Stato, impoverimento dei cittadini onesti.
D) I giudici, i politici, la magistratura, hanno ruoli ben definiti?
R) Si però bisogna evitare che i giudici e i militari vengono nominati dai politici perché poi diventano tutt’uno con la politica.
I giudici devono giudicare i politici, se diventano politici e amministratori di un’azienda o di un ente, la giustizia perde una parte della sua funzione.
Il parlamento è pieno di giudici e non mi sembra che la POLITICA e la GIUSTIZIA siano migliorate.
C’è fame e sete di politica, la sfiducia non è nella politica, ma in questi partiti vuoti, virtuali e personali, incapaci di rinnovarsi che continuano a sostenere uomini che rappresentano solo se stessi.
La vera antipolitica, ormai, si esercita in Parlamento dove i Deputati, pagati per fare leggi giuste, da anni non decidono più nulla e ogni decisione importante viene demandata ad “altri poteri” e alla Magistratura. Si governa con i DPCM e a colpi di fiducia.
Questo tipo di pseudo-politica utilitaristica che ha come unico fine l’interesse personale si contrappone alla politica propriamente detta dedita invece alla salvaguardia dell’interesse collettivo, ai beni comuni. Montecitorio e Palazzo Madama si sono trasformati in arene, non sono più luoghi di incontro dove si esercita l’abile arte della politica, ma mercati rionali dove ogni giorno si sfiora la rissa.
D) Urge ritrovare l’anima della politica: il servizio, quindi assunzione di responsabilità?
R) Servire, ha detto il mio Arcivescovo emerito, vuol dire sentire sulle proprie spalle la responsabilità di dover governare, prendere decisioni secondo ” l’universale” e non “il particolare”.
Significa soprattutto educare alla sana politica, essere d’esempio per i giovani, che devono essere messi in condizioni di diventare padroni del proprio futuro.
Chi sbarra il campo all’impegno dei cittadini in politica si comporta da feudatario e non da uomo delle istituzioni”.
I cattolici e specialmente quelli con una fede salda: Sturzo, De Cardona, Nicoletti, Lazzati, Dossetti, Frassati, La Pira hanno saputo richiamare all’appello tutti i cattolici a riaffermare la loro IDENTITA’ cioè la loro unità sociale per la difesa di quei principi naturali e non negoziabili che sono alla base della convivenza civile.
VENERDI’ 18 OTTOBRE E SABATO 19 OTTOBRE 2024
RIUNIONE DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA
CENTRO CONGRESSI < CASA TRA NOI > – VIA MONTE DEL GALLO N. 113
A ROMA CAPITALE (NEI PRESSI DI CITTA’ DEL VATICANO)
COORDINAMENTO LOGISTICO DELL’EVENTO: RAG. ALDO COTA (FOGGIA)
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A cura di Dott. FERNANDO CIARROCCHI (Ascoli Piceno)
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Vice-Segretario nazionale Dipartimento “Comunicazione-Marketing-Sviluppo” della Democrazia Cristiana italiana
Vice-Direttore de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana
Coordinatore della redazione giornalistica de “Il Popolo” della Democrazia Cristiana.
Responsabile nazionale dell’Agenzia Stampa “Libertas”
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Buongiorno professore, scritto esemplare e impossibili obiezioni per contenuti di un articolo scritto con letteraria maestria .
Concordo pienamente e cari saluti