I programmi elettorali sono una cosa seria (o almeno dovrebbero esserlo) !

I programmi elettorali sono una cosa seria (o almeno dovrebbero esserlo) !

www.ilpopolo.news * www.democraziacristianaonline.it * di ROBERTO SENSONI *

Ai miei tempi (gli anni 60-80 del ‘900), nessuno faceva “programmini”. Nessun partito che si predisponesse a governare il paese ne faceva, di programmini ….

I programmi di Governo erano una cosa molto seria ed impegnativa che si basavano su una forte visione ideologica ! E poi, a livello territoriale, essi venivano approfonditi e contestualizzati in sede locale: nelle piccole città, nei paesi, nelle frazioni.

Al centro, al Parlamento, ogni formazione politica, attingendo alla propria ideologia, si riprometteva di risolvere i problemi che via-via si sarebbero presentati, provando e riprovando, testando tutte le sfaccettature della questione con i dogmi riguardanti la propria visione del mondo.

Ogni uomo politico, a differenza di quelli di oggi, sapeva qual era il modello di società che andava costruita ed al quale faceva riferimento. In ogni caso, si trattava comunque di società utopiche, ideali.

Ecco, forse oggi si è perduto il senso dell’utopia, della società perfetta alla quale perlomeno si poteva e doveva tendere, avere come proprio riferimento.

Oggi la Democrazia Cristiana guidata a livello nazionale da ANGELO SANDRI, MARIA GRAZIA LENTI, GRAZIELLA DUCA ARCURI ed altri, dovrebbe sforzarsi soprattutto di riprendere e dare forza ad una visione maggiormente ideologica della politica, una politica che possa e debba volare alto !

Oggi invece agli elettori vengono proposti solo “Programmini”, patacche e paccottiglia.

Le cose sono andate così, dai tempi della cosiddetta “seconda Repubblica”. E tutti forse ricordiamo il primo programmino (o per meglio dire “contratto”) in assoluto, quello proposto in TV agli italiani dal giovane Silvio Berlusconi nei primi anni novanta.

Ma se vogliamo distinguerci dagli altri e sottrarci allo squallido mercimonio che tanto assomiglia al voto di scambio, dobbiamo tornare non agli ideologismi, bensi superarli facendosi assorbire da una visione del mondo che sia giusta, popolare, cristiana, centrata sull’uomo, sulla fratellanza con i nostri simili, sul benessere di tutti.

Questo concetto del benessere di tutti, altrimenti detto Bene Comune, deve essere possibile anche accanto ai profitti di un capitalismo produttivo, e non speculativo. Un capitalismo che ama la sua manodopera qualificata, la quale sa come si realizza la qualità del “made in Italy”.

Insomma dobbiamo restituire al cittadino un po’ di utopia; leviamogli un po’ di egoismo e di povertà; diamogli una visione di un mondo bello e possibile.

Forse dovremmo riprendere in mano i tanti insegnamenti che ci ha lasciato ALCIDE DE GASPERI e ripensare con maggiore impegno alla sua azione politica e programmatica che hanno fatto di lui il più grande statista Italiano.

Avremo così uno stato nuovamente nobile e DEMOCRISTIANO…!

 

ROBERTO SENSONI – La Spezia * < roberto.sensoni@dconline.info >

Vice-Segretario organizzativo nazionale D.C. * Segretario politico regionale D.C. Liguria