A cura dott. ROBERTO SENSONI (La Spezia)
* roberto.sensoni@dconline.info * 392-1860720 *
Segretario regionale della Democrazia Cristiana della Liguria
Vice-Segretario nazionale per lo Sviluppo e l’Organizzazione della Democrazia Cristiana.
< Qualche considerazione sui migranti >
Oggi i tempi del pensiero politico sembrano essersi ridotti a quelli dell’ < hinc et nunc > ! In altre parole: a quelli del qui e subito.
Quel che manca è una visione di prospettica, un progetto basato su tempi lunghi. È un po’ come quando in casa si rompe un tubo dell’acqua. Chiamate il primo idraulico che trovate e lui ci mette una pezza. La casa, momentaneamente, è salva. Ma, se l’impianto è vecchio; il problema, a breve, si ripresenterà. Per risolverlo definitivamente, occorreranno un progetto meticoloso ed una ristrutturazione completa.
Ma… passiamo all’Africa! Tutti noi, quando pensiamo al più arretrato dei continenti, pensiamo invariabilmente all’Africa. E non abbiamo tutti i torti…!
Pur ricca di materie prime – basti pensare al petrolio, al gas naturale, all’oro, ai diamanti, alla risorsa dello schiavismo (iniziato subito dopo la scoperta dell’America e proseguito fino a tutto il XIX secolo) – non ha mai conosciuto uno sviluppo industriale o agricolo, purchessia, ma solo colonialismo, sfruttamento da parte dei paesi perlopiù occidentali, e guerre, fame, bombardamenti, stragi di massa, epidemie mortali, e chi più ne ha, più ne metta…
Ora, nel mondo sviluppato, e nonostante tutto ancor ricco, c’è chi si lamenta di questa gente dalla pelle scura che attraversa il Mediterraneo su imbarcazioni di fortuna, rischiando la propria vita per avere la remota possibilità di viverne una migliore, lontano dalla fame, dalle malattie, dallo sfruttamento, dalla miseria, dalla morte, dalle guerre, dalle torture, e dalla devastazione del territorio.
Certo, i migranti danno noia ai benpensanti nostrani, e capitano proprio in un momento di recessione economica, in un momento in cui il lavoro manca, in un momento in cui il potere d’acquisto dell’euro si è fortemente ridotto, in un momento di forti tensioni sociali che spinge l’orientamento politico sempre più verso scelte popolari e governative di destra, in un momento assai difficile per far quadrare i conti a favore dei cittadini italiani ed europei…
Quindi?
Quindi, facciamola finita di guardarci le punte delle scarpe e di mettere toppe alle molte situazioni che vanno deteriorandosi. Alziamo dunque lo sguardo e puntiamolo decisamente verso il confine dell’orizzonte. Le scelte politiche hanno bisogno di intelligenza, vista lunga, spiccate capacità previsionali, e, alla base, di un sogno, di un’utopia.
“Ma veniamo al caso specifico dell’immigrazione clandestina. Un democristiano sente in sé il dovere dell’accoglienza, ma si trova impacciato ad esprimere questo suo concetto ad un elettorato estremizzato, che si sposterebbe ancor più a destra, favorendo soltanto i nuovi aspiranti, “ducetti” che tentano di sfruttare la situazione a loro vantaggio, illudendosi di ben governare una nazione con un’unica idea in testa: quella della xenofobia.
Un vero politico deve avere in progetto. La sponda sud del Mediterraneo va per prima cosa pacificata (ovviamente, con la collaborazione di tutta l’Europa, gli Stati Uniti, la Russia e la Cina).
Poi, l’intero continente Africano va ricostruito e aiutato a trovare la sua strada verso un vero progresso.
Ma vi immaginate quanti posti di lavoro e quanti introiti si creerebbero per i nostri giovani e per le nostre imprese?)
Le spese potrebbero comunque essere coperte con la cessione volontaria di quote delle abbondanti quantità di materie prime di cui molte nazioni africane sono naturalmente fornite.
Le mie, ovviamente, sono soltanto riflessioni personali, ma costituiscono un esempio di quello che dovrebbe essere il vero ragionamento politico.
Io preferirei, insomma, un domani, andare in vacanza in un’Africa pacifica, verde, piena di alberghi a cinque stelle, di piscine e, perché no, di locali notturni dove il cliente viene intrattenuto da buona musica Afro-Americana.
A quel punto, le barchette stracolme di migranti non avrebbero più necessità di attraversare il mare verso nord, ma gli italiani e gli europei migrerebbero volentieri verso la mitica sponda sud a bordo di scintillanti navi da crociera…
A cura dott. ROBERTO SENSONI (La Spezia) * roberto.sensoni@dconline.info
Segretario regionale della Democrazia Cristiana della Liguria
Vice-Segretario nazionale per lo Sviluppo e l’Organizzazione della Democrazia Cristiana.