Il Libro di Pettinari si sofferma su un anno il 1992, che probabilmente in futuro sarà studiato nei libri di scuola per la dirompenza che ebbe nel nostro Paese per due fenomeni che si intrecciarono tragicamente fra loro: le stragi di Capaci e di via D’Amelio e Tangentopoli. Nelle pagine del libro Aaron raccoglie “25 voci per raccontare l’anno che cambiò la storia” , 25 persone che danno una testimonianza diretta di ciò che avvenne in quell’anno terribile.
Ninni Bruschetta. 12 marzo ‘92. A Palermo viene ucciso da Cosa Nostra Salvo Lima, deputato della Democrazia Cristiana al Parlamento europeo, ex sindaco della città e capo della locale corrente andreottiana.
Di tutti gli anni della nostra storia recente, uno di quelli che resterà per sempre impresso nella mente degli italiani è sicuramente il 1992.
Un anno a metà tra la speranza di un cambiamento possibile e il tragico dolore. Tutto ha inizio il 17 febbraio 1992, quando scoppia il caso Tangentopoli con l’arresto dell’ingegnere Mario Chiesa. Quella “mazzetta” da 7 milioni, ricevuta dall’imprenditore Luca Magni, dà il via all’inchiesta Mani Pulite.
Basta scorrere ancora il calendario fino al 23 maggio per precipitare dallo scandalo alla guerra fra il potere criminale e lo Stato quando, alle 17.56, i killer di Cosa nostra innescano con un radiocomando a distanza mille chilogrammi di esplosivo, nascosti in un tombino dell’autostrada Palermo-Trapani, all’altezza dell’uscita per Capaci. Muoiono così Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli agenti di scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani.
Appena 57 giorni dopo, alle 16.58, Palermo, e con essa l’Italia intera, sobbalza allo scoppio di una nuova bomba, stavolta in via D’Amelio. Una nuova strage in cui a perdere la vita sono Paolo Borsellino e i cinque agenti di scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. È il secondo colpo al cuore dello Stato da parte di Cosa nostra.
Grazie ai ricordi di 25 voci il libro attraversa quella stagione di rivoluzione e cambiamenti, ripercorrendo anche altri fatti ed episodi che hanno caratterizzato i primi anni Novanta, dallo scoppio della guerra in Bosnia alla nascita dell’Unione Europea, fino a giungere ai giorni nostri. Un modo per fare memoria, 25 anni dopo.
Aaron Pettinari (1984), giornalista pubblicista, è capo redattore di «Antimafia Duemila». Dal 2014 inviato a Palermo. Ha collaborato con «I Siciliani Giovani», «L’Ora Quotidiano», «Il Resto del Carlino», «La Gazzetta dello Sport».
In Sicilia sono tante le storie drammatiche delle quali non si vuole parlare. Come la vicenda della trattativa Stato-mafia, a mio parere ancora in atto. Sabina Guzzanti ha fatto un film su questo ed è stato boicottato in ogni modo. Forse si deve tornare a Pasolini o a qualche film di Fellini per ricordare qualcosa di simile».
testimonianze dal web di Antonio Gentile