A cura di Filippo Bongiovanni (Firenze)
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Segretario Organizzativo nazionale Vicario della Democrazia Cristiana
Vice-Segretario nazionale del Dipartimento per la Tutela del Cittadino e per dei Diritti Umani
Editorialista de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana.
< RIFLESSIONE SU QUANTO ACCADUTO IL 12 GIUGNO 2022: DOBBIAMO ESSERE MAESTRI DEL PROPRIO FATO ! >
Ho preferito lasciar trascorre qualche giorno prima di commentare i risultati elettorali di domenica 12 giugno 2022: commenti troppo a caldo potevano risultare eccessivamente “fegatosi” e quindi essere eccessivamente impulsivi.
Trascorsa però una settimana dall’appuntamento elettorale referendario e per le elezioni amministrative di quasi mille Comuni italiani chiamati al voto, qualche cosa la vogliamo dire.
Nonostante gli incarichi di notevole rilevanza che mi sono stati affidati all’interno della Democrazia Cristiana e che cerco di onorare con il massimo impegno, mi sento e sono un rappresentante della nuova generazione che si affaccia all’agone politico forse con un po’ di inesperienza ma senz’altro con tanta voglia di fare.
La prima cosa che balza all’occhio dalla consultazione elettorale di domenica 12 giugno è la grande disaffezione al voto che si sta manifestando in termini sempre più evidenti e preoccupanti.
La qual cosa senz’altro non va bene !
Chiaramente la causa principale è in una classe politico/parlamentare corrotta ed illegale che pensa soprattutto al proprio tornaconto, piuttosto che al Bene Comune e questo è senz’altro da condannare senza se e senza ma.
Ma per ottenere il cambiamento che auspichiamo, improntato ai principi di libertà e di democrazia che questi Signori vilipendono ed umiliano giorno dopo giorno, l’assenteismo ed il disinteresse non sono l’arma migliore e più efficace. Questo è sicuro !
La terra non vota, votano le persone ! Quando si vota o si vince o si perde, non ci sono vie di mezzo.
Noi abbiamo sempre cercato di metterci il nostro massimo senso di responsabilità in quello che facciamo.
Per la responsabilità dei restanti, gli assenti abbiamo be poco da dire.
A pare che – detto da un Ragazzo di 35 anni, sono persone che “fanno ridere “ e soprattutto non solo un ottimo esempio per i loro figli ossia quelli che governeranno il mondo – piaccia o non piaccia – per come esso ci verrà lasciato .
Mi auguro che almeno venga dato loro un po’ di Amore e di Educazione, con regole chiare .
Offritegli la possibilità di scegliere, incoraggiateli senza giudicarli, siate empatici davanti ai problemi ,siate calmi e amorevoli: se un ragazzo si comporta male lo fa perché non ha altre possibilità e non perché vi vuole mancare di rispetto.
Educare e istruire un figlio non è un compito semplice, non a caso esistono innumerevoli ragazzi cresciuti come gramigna .
Nella nostra esperienza con famiglie e i genitori ci accorgiamo spesso che le famiglie si dotano di un sistema di regole da far rispettare ai figli ma quasi mai riescono fino in fondo a farle rispettare. imporsi sui propri figli è faticoso e stancante e per un genitore è il suo compito quotidiano a vita .
Un figlio deve sentirsi protetto e amato sempre, sia quando ha bisogno dei suoi genitori sia quando ne ha di meno e non deve mai avere la sensazione di essere CONTROLLATO ma neppure di essere ABBANDONATO a sé stesso.
I numeri espressi domenica 12 giugno confermano chi siete, chi siete stai e chi sarete.
Dobbiamo essere maestri del proprio fato !
Da questo concetto una lezione di vita ed un forte impegno per ciascuno di noi.
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