A cura di Dott. Angelo Sandri (Cervignano del Friuli/UD)
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Segretario politico nazionale della Democrazia Cristiana
Direttore Responsabile de IL POPOLO della Democrazia Cristiana
< RIPARTIAMO DALLA SICILIA, LA’ DOVE TUTTO EBBE INIZIO: “Melior de cinere surgo” (Rinasco dalle ceneri ancor più bella) ! >.
Continuano i lavori preparatori che esponenti di Democrazia Cristiana, Partito del Valore Umano, dei Gilet Arancioni (ed altri) della regione Sicilia stanno compiendo al fine di poter organizzare – entro breve – una valida Scuola di formazione socio/politica che possa costituire una efficace proposta formativa per le giovani generazioni (e non solo) della Sicilia (e non solo).
Ed è questa davvero un’ottima idea in quanto per poter cambiare le cose in Italia (e ce ne sono molte da cambiare, SIC !) è necessario innanzitutto essere preparati ed è quindi necessario puntare decisamente sulla FORMAZIONE !
Senza una valida preparazione, che si ottiene con un duro lavoro, sforzo ed impegno, non andremo infatti molto lontano, lo sappiamo bene..
Nel gruppo telematico su whats app proposto dal Prof. Eliseo Le Mura (Catania) intitolato < Agorà Sicilia > abbiamo potuto leggere la frase <Melior de cinere surgo> ossia, traducendo dal latino, “Rinasco dalle ceneri ancor più bella“.
“Melior de cinere surgo” sono le parole di una celebre iscrizione che si trova a Catania sulla Porta Ferdinandea, realizzata nell’anno 1768, allo scopo di celebrare degnamente il matrimonio di Ferdinando IV di Borbone con Carolina d’Austria.
La frase si riferisce alle molteplici distruzioni che ha subito Catania.
E questa frase sintetizza la fierezza di una popolazione la quale in maniera instancabile continua a ricostruire, sempre più bella, la propria città sulle ceneri della precedente.
Catania infatti, come tutti ben sanno, è figlia dell’Etna.
E come una madre severa punisce i propri figli, anche la montagna etnea ha segnato nel bene e nel male la propria prole.
Il terremoto del 1693, che ha ferito profondamente il centro storico della città, è stato motivo di un elaborato piano di ristrutturazione del nucleo storico della stessa ad opera dell’architetto che ha legato strettamente il suo nome al territorio catanese, Giovanni Battista Vaccarini (1702 – 1768), votando definitivamente la fisionomia urbanistica di Catania al tardo–barocco.
Oggi, a seguito di quell’intensa attività di restauro, passeggiando per le vie del centro vediamo un paesaggio a dir poco singolare.
I ruderi dell’epoca greca e romana (teatri ed anfiteatri) ed i resti di numerosi impianti termali romani (le Terme Achelliane, le Terme dell’Indirizzo e dell’Odeon) sono intervallati da Chiese e palazzi signorili baroccheggianti e firmati dal nero cinereo della pietra lavica.
Il tutto coesiste in un armonico caos architettonico che nel suo insieme crea un impatto singolare, che poche altre città al mondo possono vantare.
Ne è nato anche un Film Documentario intitolato “Melior de cinere surgo”, dedicato a Catania ed a Sant’Agata, orgoglio dei catanesi.
L’idea di realizzare una narrazione che potesse esporre le vicende storiche di Catania legate al terremoto del 1693 è stata davvero interessante.
Forse proprio nata da una visita alle Terme Achelliane, un sito archeologico di origine romana, sepolto sotto la città moderna.
Catania infatti è una città costruita su due livelli (qualcuno l’ha definita “la città sotto-sopra”): quello sotterraneo giace sotto la città barocca costruita a seguito dei terribili terremoti del XVII secolo.
E “stratificazione” è infatti una delle parole chiave per definire il tessuto urbano della città di Catania.
Dalla visione di questo film-documentario scaturisce una bella lezione per comprendere che proprio nei momenti di crisi e di scoramento occorre trovare le forze necessarie al cambiamento e alla costruzione di un futuro più luminoso di quello vissuto nella dimensione del presente.
A ben pensare è proprio una bella intuizione valida anche per chi vuole rilanciare la < Democrazia Cristiana >, ancora più forte e più bella di un tempo.
Ed anche per chi vuol contrastare e migliorare questa “Repubblica delle Banane” che è diventata l’Italia, guidata dal “Principe delle banane” Mario Draghi, sorretto dalla variopinta e sconnessa etnia partitica attualmente presente in Parlamento.
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