< RISTRUTTURAZIONI A RISCHIO: LA DEMOCRAZIA CRISTIANA CHIEDE INTERVENTI URGENTI PER SICUREZZA E LAVORO >.
La fragilità del settore delle ristrutturazioni rischia di vedere compromesso il suo contributo al rinnovamento energetico e alla sicurezza strutturale del nostro patrimonio edilizio.
La Legge di Bilancio, secondo le osservazioni dell’ANCE, presenta carenze che potrebbero avere effetti devastanti sia sul piano economico che su quello sociale.
Approfondiamo questo argomento con alcuni dati statistici e riflessioni concrete, sottolineando l’impegno della Democrazia Cristiana a sostenere un’azione politica che non lasci indietro lavoratori e famiglie.
Dati e analisi della situazione.
Incremento dei costi e mancata proroga del DL Aiuti.
L’aumento del 30% dei costi dei materiali è confermato dai dati dell’Istat che dal 2020 al 2023 ha rilevato un rialzo progressivo dei prezzi delle materie prime per l’edilizia, aggravato dalla crisi energetica e dalla pandemia.
La mancata proroga del Decreto Aiuti – che aveva finora mitigato questo impatto – potrebbe quindi mettere a rischio non solo i cantieri del PNRR, ma anche migliaia di interventi di riqualificazione.
Stime ANCE suggeriscono che oltre il 40% delle aziende edilizie italiane rischia di chiudere o ridimensionarsi senza adeguate agevolazioni, portando a una perdita di circa 200.000 posti di lavoro nel settore entro i prossimi due anni.
Riduzione delle Aliquote Fiscali e Lavoro Nero:
Il rischio del lavoro nero, derivante dalla riduzione delle agevolazioni fiscali, è una preoccupazione concreta.
Uno studio del CENSIS indica che il lavoro irregolare in Italia si concentra proprio nei settori con più bassi incentivi fiscali.
Nel 2022, il 25% degli interventi di manutenzione domestica è stato eseguito senza regolare contratto.
Le nuove aliquote al 36% per le prime case e al 30% per le seconde riducono drasticamente la convenienza fiscale, incentivando l’abuso del lavoro sommerso, con un costo in termini di mancato gettito stimato in circa 2 miliardi di euro annui.
Sicurezza Sismica.
Ridimensionare il “sisma-bonus” appare rischioso in un Paese che ha 80% del suo territorio in aree a rischio sismico.
Dal 2009 al 2023, terremoti di diversa intensità hanno causato perdite superiori a 150 miliardi di euro. Senza incentivi adeguati, molte famiglie e imprese non possono sostenere autonomamente le spese per adeguare gli edifici alle normative antisismiche, esponendo milioni di persone a pericoli evitabili.
La Democrazia Cristiana esprime profonda solidarietà a chi è colpito da questa situazione, dalle famiglie che vedono bloccate le loro ristrutturazioni, agli imprenditori e ai lavoratori edili, che temono per il proprio futuro.
Siamo convinti che il supporto alla sicurezza strutturale ed energetica degli edifici sia un dovere non solo economico, ma anche morale.
Un’azione concreta in questo senso non è solo un investimento nel patrimonio edilizio del Paese, ma anche nella qualità della vita di milioni di italiani.
La Democrazia Cristiana propone i seguenti correttivi !
Ripristino degli Incentivi e proroga del DL Aiuti.
Chiediamo che le agevolazioni fiscali tornino al 50-65%, sia per le prime che per le seconde case, così da disincentivare il lavoro nero e preservare la qualità e la sicurezza degli interventi. In parallelo, proponiamo una proroga del DLl Aiuti per contrastare l’inflazione dei costi dei materiali.
Rafforzamento del Sisma-bonus.
Suggeriamo che venga mantenuto il sisma-bonus per gli edifici in aree a rischio, estendendo ulteriormente l’agevolazione per i condomini e gli edifici pubblici.
Questo risponderebbe alle esigenze di sicurezza di milioni di persone e aiuterebbe a creare occupazione nelle aree colpite da fenomeni tellurici.
Piani di Monitoraggio e Qualificazione delle Imprese.
Proponiamo un sistema di monitoraggio trasparente dei cantieri pubblici e privati, per assicurare che le risorse siano utilizzate efficacemente e che gli standard di sicurezza vengano rispettati.
Inoltre, incentivi per la qualificazione e l’innovazione nelle imprese edilizie italiane potrebbero renderle competitive anche sul piano europeo.
Interviene in proposito anche il Presidente nazionale della Democrazia Cristiana Dott. Pierluigi Ghelarducci (di Livorno).
<< La Democrazia Cristiana sostiene la necessità di una politica edilizia lungimirante, in grado di rispondere ai bisogni del presente senza compromettere la sicurezza e il benessere delle future generazioni.
La nostra proposta mira a garantire risorse e strumenti adeguati per rilanciare un settore vitale come quello delle costruzioni, nella speranza che anche in Parlamento si apra una riflessione seria e concreta sui correttivi necessari. >>
#Ristrutturazioni #SicurezzaEdilizia