RIVOLUZIONARI SOTTO TUTELA !

RIVOLUZIONARI SOTTO TUTELA !

di ROBERTO SENSONI.

Nel mondo, vi sono state molte rivoluzioni. I nostri ricordi, forzatamente scolastici, ci rimandano indietro con un certo piacere alla Rivoluzione Francese e alla nascita della Borghesia; meno piacevolmente a quella Russa del 1917 e, con una certa angoscia, a quelle nazi-fasciste degli anni venti e trenta del secolo scorso. Per tacere delle altre mille di cui abbiamo notizia.

Ora, per la prima volta dopo la “Marcia su Roma”, un altro partito di destra, la “Lega”, tenta, in Italia, la scalata al potere alleandosi con i “5 Stelle”, un equivoco movimento di cui si ignorano persino gli orientamenti politici (che sono, molto probabilmente, camaleontici ed adattabili demagogicamente alla direzione di qualsiasi venticello popolare si presenti sulla scena).

E, la sua scalata al potere, la tenta non con i moschetti, i manganelli, o l’olio di ricino, vetusti mezzi di mussoliniana memoria, ma seguendo le leggi sostenute dal cosiddetto “establishment”, e per mezzo del voto politico. Incredibile? Sì, incredibile. Ma vero, purtroppo!

Ma perché dovremmo scaldarci, diffidare, o addirittura osteggiare l’esito delle ultime elezioni, quelle del 4 Marzo 2018? Lo facciamo per molti motivi.

Il primo, è legato ad un ricordo. La recente scissione del più grande partito della sinistra parlamentare, il PD (che ha generato “Liberi e Uguali”), non ha portato bene, così come, nel 1922, non portò bene la scissione del grande partito socialista, che partorì dal suo ventre quello comunista e liberò la strada all’affermazione del fascismo. Stupidaggini? Non so.

Il secondo, scaturisce da una nostra personale opinione. Chi ha votato per il Movimento Cinque Stelle ha esternato semplicemente la sua protesta, non potendone più della politica asfittica e ripetitiva del Partito Democratico e quella dei suoi alleati. Ha votato per il nuovo che avanza, insomma, pur ignorando completamente cosa sia questo nuovo, e credendo, come fanno i bambini alla promessa di un “reddito di cittadinanza” per tutti; di fatto, svuotando così di consensi soprattutto il partito di Renzi. Diversamente, il partito di Salvini raccoglie, e raccoglierà, i veri, ed autentici voti di una destra, speriamo non più fascista, che é ancora piuttosto forte nel paese. E, se il nostro intuito non fallisce, col tempo, tale gruppo politico finirà per stringere il M5S in un abbraccio mortale, ed ideologico che ne diminuirà, e di molto, gli elettori.

Il terzo, e questo vuole essere un ammonimento, è la mancanza di un forte partito di centro e popolare, come poteva essere la Democrazia Cristiana, se ci fosse stata…
Lo spazio lasciato vuoto in Parlamento, fra le ali estreme, è enorme e capace di intercettare i voti di tutti gli elettori rimasti senza guida e senza conoscenze politiche vere. Negli stati più avanzati, nessun partito di estrema destra, e tanto meno di estrema sinistra (con poche e non significative eccezioni), raccoglie molti consensi, e le vere alternative possono essere soltanto tra governi di centro-destra o di centro-sinistra.

Per concludere, vi facciamo notare che i rivoluzionari, come la storia insegna, non hanno mai conquistato il potere con il voto popolare, ma con le armi. Mettersi sotto la tutela del Presidente della Repubblica, o rimettersi al suo apparente capriccio, non porta bene.

Arrivederci, signor Salvini.
Arrivederci, signor Di Maio.
Speriamo il più tardi possibile….

ROBERTO SENSONI – LA SPEZIA