A cura di Flavia Zanusso (Loreto / AN)
* flavia.zanusso@dconline.info
< ROBA DA CINQUE EURO ! >.
Umana si, Umana no, Caritas si e/o no…scegliere se vendere tramite un annuncio i propri abiti smessi, ma assolutamente in buone condizioni, o donarli all’Umana-Caritas sta divenendo un problema di coscienza e sotto certi aspetti un vero affare di Stato.
Il dono di quanto rimane dentro i propri armadi per qualche motivo, infatti, puo’ arrivare a destabilizzare l’ordine pubblico. Strano, ma vero.
Il percorso che segue esce sempre piu’ dal controllo del donatore e non e’ raro ascoltare espressioni del tipo: “ma io l’ho donato, mica deve finire in una bancarella a pochi euro!”.
Insomma un dono senza controllo non e’ tollerato. Eppure a tutti e’ noto come un dono per se stesso, e per rimanere tale, non debba prevedere una qualsiasi altra azione al momento del passaggio di mano sigillato sotto quella nomea, anzitutto per chi riceve doni senza averne normalmente bisogno, ma questo sembra proprio non valere per quanto riguarda il percorso secondario che anche una giacca nuova donata in un periodo di vacche grasse puo’ trovarsi a fare, magari, dopo poco tempo.
Il punto e’ che dietro quella bancarella c’e’ troppo spesso uno di coloro che una buona parte politica vorrebbe definire “un accolto”, straniero in difficoltà eppure non si tollera che venda la mia giacca nonostante per lui le vacche siano, a sentir lui, proprio magre e possa rifarsi della giornata di lavoro oltre che pagare la piazza, magari mi rilascia anche la ricevuta.
Pero’ accolto si’ e deve anche andare a lavorare, mica puo’ bighellonare e peggio farsi autore di danni immani, ma la mia giacca proprio no. Eppoi i negozi vanno in crisi a causa di questi bancarellai, bisogna proprio trovare una soluzione. Umana si, Umana no…
A cura di Flavia Zanusso (Loreto / AN) * flavia.zanusso@dconline.info