< ROSSELLA SERAO (DEMOCRAZIA CRISTIANA LATINA): Donne e Intelligenza Artificiale – percorsi per uno sviluppo equo e sostenibile ! >
Lo sviluppo sostenibile del ruolo delle donne va ad intrecciarsi nel ventunesimo secolo in una realtà intricata è sempre più complessa, anche se non riesce comunque a debellare una visione di speranza e di crescita globale.
Alla luce delle trasformazioni sociali date dalle innovazioni tecnologiche dell’era artificiale, multimediale e digitale, il ruolo della donna nella società contemporanea assume in verità un posto centrale, di assoluto rilievo.
È un’epoca difficile, segnata delle guerre e dalla superficialità di taluni comportamenti che nella società del cosiddetto “benessere” sembrano trovare risposte nel mondo del superfluo, del vano, dell’apparenza fugace e non costruttiva.
La centralità della donna in questo può fare la differenza: le donne possono essere protagoniste del futuro e l’equiparazione dei diritti tra uomini e donne determinerà nuove piattaforme di sviluppo etico e sociale.
Ad oggi, nessun Paese al mondo ha raggiunto la parità di genere e l’Italia ha condotto in questo senso un percorso in discesa, scivolando nel corso degli anni, dal quarantesimo posto, al 63esimo posto, al 79esimo, fino a scendere al 87° posizione.
Ciò, alla luce anche delle proposte, delle partecipazioni civili e associative fino alle risoluzioni delle commissioni parlamentari (ora siamo alla Terza) , denota quanto sia necessario intervenire anche in senso di previsione dell’impatto di genere, ovvero nella valutazione di quali esiti potrebbero generare le proposte ed i cammini intrapresi.
Indubbiamente strumento fondamentale è la formazione continua per le donne, in particolar modo la formazione a matrice scientifica, affinché possano ampliare a vasto raggio le possibilità di inserimento nel mondo del lavoro.
E la partecipazione femminile al mondo del lavoro è infatti la prima strategia di contrasto alla violenza di genere, che trova la sua massima e più tragica manifestazione nei femminicidi.
Tagica è anche la violenza taciuta tra le pareti domestiche.
La nuova era tecnologica, che vede sempre maggiore impiego dell’Intelligenza Artificiale, offre infinite opportunità e vede l’essere umano impegnato in grandi sfide, tuttavia è necessario che non si generino disuguaglianze ed ulteriori discriminazioni, discrepanze e svantaggi per le donne.
È necessario che mediante infrastrutture sociali, normative vi sia un uso etico, consapevole, equo ed inclusivo dell’Intelligenza Artificiale, che rispetti il valore assoluto della centralità dei diritti umani.
Le nuove dinamiche sociali e le trasformazioni lavorative siano verificate al vaglio del rispetto dei diritti umani e della dignità intrinseca di ogni persona.
Siano pertanto sempre più promosse politiche favorevoli all’equilibrio tra lavoro, vita pubblica e sfera privata, garantendo nel contempo pari opportunità per le donne. Sia l’Intelligenza Artificiale uno strumento a servizio dell’umanità, in un nuovo scenario equo e responsabile, che non generi o alimenti ambienti di svantaggio per le donne.
A cura di Dott.ssa Rossella Serao (Minturno / in provincia di Latina)
rossella.serao@dconline.info
Segretaria provincia del Movimento Femminile e per le Pari Opportunità della Democrazia Cristiana della provincia di Latina
Componente del Consiglio Nazionale della Democrazia Cristiana Italiana
Editorialista de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana Italiana
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