di ANTONIO GENTILE
Quanti di noi guardano lo smartphone appena svegli o a letto prima di dormire, trascorrendo la giornata con l’impulso abitudinario di dare un’occhiata alle notifiche? Siamo tutti ormai schiavi dei dispositivi elettronici, soprattutto chi lavora nell’ambito del digitale, ma la dimensione virtuale in cui ci immergiamo quotidianamente toglie spazio alla vita reale, rendendoci più distanti e mai veramente liberi.
Questa nuova forma di dipendenza non è passata inosservata agli esperti del campo comportamentale, o semplicemente a chi ha notato l’estenuante presenza degli strumenti tecnologici nella propria vita. La moda delle disintossicazioni alimentari è stata d’ispirazione per il mondo digitale, da qualche anno si è infatti sviluppata una sorta di filosofia che ha ispirato nuove ricerche e stili di vita: la digital detox.
I social media liberano il potenziale delle aziende. In fondo ce lo ripetiamo come un mantra tutti i giorni: i social servono. Scambiamo migliaia di informazioni rilevanti in ogni ambito, trovando nuove opportunità di lavoro, studio, amicizia e per questo la presenza sui social è senz’altro proficua. Intanto provate a disattivarvi. Facebook cercherà in tutti i modi di convincervi a non farlo, chiedendovi obbligatoriamente una motivazione, quasi vi doveste scusare o giustificare con qualcuno.
Passate troppo tempo a mettere troppi mi piace? Perché non provate a disconnettervi invece che disattivarvi? Credete che Facebook sia inutile? Non avete pensato di chiedere invece l’amicizia ad un maggior numero di persone così da rendere la bacheca più interessante e inondata di fatti altrui?
Esistono molti siti Siti che propongono consigli e luoghi di disintossicazione dove concedersi momenti fuori dal mondo virtuale, con l’evidente paradosso di dover andare online per scoprire come liberarsi dell’uso compulsivo dello smartphone. Dai loro dati raccolti sull’uso quotidiano degli strumenti digitali emerge che:
– Quasi il 30% delle persone si sente sempre in ansia se non ha con sé lo smartphone
- Il 60% lo usa senza motivo quando è annoiato
- Per quasi il 50% è un mezzo di distrazione nei momenti di nervosismo
- Il 40% si addormenta navigando su internet a letto
- Il 60% lo utilizza in bagno
C’è infatti un tempo e un luogo per ogni cosa, com’era prima dell’avvento di queste tecnologie. Tranne ovviamente in casi di necessità, è utile per la nostra salute consultare le comunicazioni solo quando siamo tenuti a farlo, in questo modo la conseguente migliore qualità del sonno e della concentrazione ci renderanno più produttivi sul lavoro e più socievoli in compagnia.
E allora ”giù i telefoni e su lo sguardo o se proprio non potete farne a meno vi consigliamo di leggere i nostri articoli andando su www.ilpopolo.news, un modo simpatico, nuovo e disintossicante, che vi aiuterà ad allontanarvi dalle tante tentazioni e sicuramente il metodo più efficace contro il logorio della vita moderna.
In definitiva possiamo dire che il Digital Detox, può essere una valvola di scarico idonea e utile a chi vive male il suo rapporto con Internet e con la tecnologia. Se lo vivi bene, non devi disintossicarti da nulla. Il digitale ti può arricchire (in tutti i sensi), non impoverire.
Vorrei chiudere questo mio articolo con un aforisma simpatico ma di riflessione : ” Non è triste avere un lavoro che ti fa aspettare con ansia di avere 2 settimane libere per evitare di fare quello che devi fare nelle altre 50 settimane dell’anno?
Invece di sognare la prossima vacanza, forse dovresti scegliere una vita dalla quale non senti l’esigenza di scappare. (Seth Godin)
di Antonio Gentile