Secondo i calcoli di Federconsumatori, quest’anno costerà intorno ai 526 euro il corredo scolastico per ogni singolo studente, con un incremento dello 0,8% rispetto al 2017. Nella classifica degli aumenti quest’anno il primo posto spetta agli astucci e diari legati ai beniamini dei cartoni animati, mentre per i libri e 2 dizionari i genitori dovranno sborsare poco più di 456 euro a ragazzo, vale a dire l’1,1% in meno rispetto all’anno scorso.
Più pesanti gli aumenti per astucci, zaini e materiale scolastico e anche per i libri di testo secondo il Codacons: nei negozi e nei supermercati di tutta Italia già da giorni è comparso tutto l’occorrente per la scuola – ricorda l’associazione – si va da diari e quaderni “low cost” a zaini e astucci griffatissimi con le marche del momento, sempre più richieste dai giovanissimi. In base alle prime stime l’associazione per i diritti dei consumatori calcola per il corredo scolastico (penne, diari, quaderni, zaini, astucci, ecc.) rispetto al 2017, un incremento medio del +2%, rincaro che raggiunge il +4% per il materiale “griffato”, ossia le marche più richieste dai giovanissimi perché legate a squadre sportive, cartoni animati, bambole o personaggi e serie famosi.
Il prezzo di uno zaino di marca raggiunge i 120 euro, mentre per un astuccio griffato attrezzato (con penna, matita, gomma da cancellare e pennarelli) la spesa arriva quest’anno a 40 euro – analizza il Codacons – Altra voce che incide sulla spesa per il corredo è quella relativa al diario, che sfiora i 20 euro per le marche più note. L’esborso per il materiale scolastico completo raggiungerà durante l’anno scolastico 2018/2019 – secondo l’associazione – quota 520 euro a studente su base annua, cui va aggiunto il costo per libri di testo, altra voce che inciderà pesantemente sui portafogli delle famiglie italiane, variabile a seconda del grado di istruzione e della scuola. Contrariamente a Federconsumatori, che parla di un leggero risparmio per l’acquisto dei testi scolastici, il Codacons smentisce la possibilità di sensibili riduzioni e anzi si prevede un esborso economico maggiore a carico delle famiglie rispetto lo scorso anno scolastico.
Per questo, tra corredo e libri di testo – denuncia il Codacons – la spesa complessiva può facilmente superare i 1.100 euro a studente, una vera e propria stangata per le tasche degli italiani.
“Appare evidente la necessità di agevolare l’acquisto dei testi scolastici per le famiglie meno abbienti”, sottolinea il vertice di Federconsumatori. Per il presidente dell’Associazione, Emilio Viafora, “le conseguenze della povertà e del disagio sociale non devono compromettere il diritto allo studio”. In quest’ottica – sottolinea – «è fondamentale predisporre sostegni mirati per tutelare i ragazzi e garantire loro un futuro». Da qui l’invito al ministero dell’Istruzione: “Avviare controlli rigidi sui tetti di spesa per i libri, a evitare che vengano superati”.
Tuttavia – spiega l’associazione – anche sulla spesa scolastica è possibile risparmiare sensibilmente e abbattere i costi del 40% seguendo alcuni consigli. Prima di tutto non inseguendo le mode, e acquistando prodotti di identica qualità a quello dei marchi più famosi, si possono abbattere le spese del 40%. Scegliendo di acquistare i prodotti nei supermercati si può arrivare a risparmiare fino al 30% rispetto alla cartolibreria, mentre rinviare gli acquisti a un momento successivo all’inizio delle scuole può significare altri notevoli risparmi. Infine, raccomanda ancora il Codacons, spesso è utile attendere le indicazioni dei professori, così da evitare acquisti superflui o carenti.
Secondo Federconsumatori, per tagliare i costi è necessario «intraprendere interventi mirati a incentivare l’editoria elettronica», vigilare sulla corretta pubblicazione online degli aggiornamenti per le nuove edizioni dei testi (in modo da frenare la rapida obsolescenza dei testi rilanciando il mercato dell’usato) e, infine, ampliare i prestiti da parte di scuole e biblioteche comunali. Tra i consigli per far fronte al gravoso caro scuola, vi è quello, seguito da molte famiglie, di acquistare i prodotti necessari con largo anticipo in modo da diluire la spesa, preferendo gli ipermercati alle cartolerie.
di Antonio Gentile