SE POTESSI AVERE CENTO LIRE IN TASCA …

SE POTESSI AVERE CENTO LIRE IN TASCA …

di PIERPAOLO FOTI

Per quanto strano e singolare il fatto possa apparirvi, i fondatori delle Brigate Rosse, pur di non lasciare tracce, nel 1970 si ingegnarono ad elaborare il loro logo in maniera molto artigianale.

Bastava infatti una moneta da cento lire e grazie ad essa si poteva disegnare una circonferenza ed  iscriverci dentro una stella a cinque punte. Così facendo il simbolo della BR era bello e pronto.

Poi accadde, che un tal Moretti Mario, disertando le lezioni di disegno…. (era il giugno del 1973),  dopo aver partecipato, congiuntamente ad altri brigatisti, al prelevamento forzoso ed al conseguente “processo“ rivoluzionario nei confronti del dirigente dell’Alfa Romeo di Arese, Michele Minguzzi,  rilasciava  quest’ultimo, con un cartello appeso al collo recante un comunicato di rivendicazione con disegnata dallo stesso Moretti la stella a sei punte.

La stella a sei punte.

In tale disegno infatti compariva una stella a sei punte, ossia la stella di Davide, l’antico Sigillo di Salomone …

Un clamoroso errore o un messaggio in codice che ancor oggi nessuno, ad arte,  riesce a decriptare   ???

In effetti sono tanti i fatti ancora da svelare al riguardo degli innumerevoli intrighi e misteri italiani.

Ma per comprendere a fondo il mistero per antonomasia, il cosiddetto “Affaire Moro“ , bisognerà necessariamente occuparsi anche della strage  di Fiumicino.

Ma ancor prima bisognerà occuparsi del famigerato Ufficio Affari Riservati, diretto dal prefetto/gourmet Federico Umberto d’Amato, lo stesso che arrestò un certo Pallante, sconosciuto attentatore di Palmiro Togliatti.

PIERPAOLO FOTI – ROMA