A cura di Dott. Fernando Ciarrocchi (Monteprandone/AP)
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< Semplificazione amministrativa e Piano Marshall informatico il binomio per aggiornare la Pubblica Amministrazione >
In primis non si può sentitamente ringraziare l’Ing. Enrico Migliardi per i suoi preziosi contributi altamente professionali e propri in merito alle materie trattate.
Sono articoli davvero illuminanti che aiutano a comprendere fino in fono la vera ratio dei diversi argomenti proposti all’attenzione dei nostri lettori.
Molto interessante è stato anche l’articolo in cui l’Ing. Enrico Migliardi offre alla nostra riflessione le sue idee per una riforma della Pubblica Amministrazione degna di chiamarsi tale.
L’Ing. Migliardi propone un Piano Marshall per la riforma informatica della Pubblica Amministrazione indicandola come la chiave di volta per un cambiamento radicale.
Senza dubbio è un passaggio epocale figlio di questi tempi.
Però non possono non essere considerati due fattori: un piano informatico per un effettivo rilancio sostanziale della PA è un punto imprescindibile ma non dimentichiamo che ancora oggi, nonostante tutto, oltre il 50% della popolazione non è alfabetizzato informaticamente.
L’alfabetizzazione informatica della popolazione è “conditio sine qua non” perché la Pubblica Amministrazione abbia un interlocutore attivo con cui interfacciarsi: questo è il cittadino verso il quale ha il dovere costituzionale di offrire servizi per una vita comunitaria in cui cui la dignità umana è la priorità delle priorità.
Dunque si a un piano Marshall informatico ma che coinvolga a livello partitario sia la Pubblica Amministrazione, quindi, tutto il personale che vi lavora, sia il cittadino che resta sempre e comunque l’interlocutore primo che si trova all’altro capo della cornetta telefono.
Se uno dei due non ha gli strumenti per dialogare si rischia di assistere ad un dialogo tra sordi, dunque, improduttivo per entrambi.
L’informatizzazione della Pubblica Amministrazione è si fondamentale, ci mancherebbe!
Uno dei maggiori studiosi della comunicazione, Marshall McLuhan, in una delle sue pubblicazioni, “Gli strumenti del comunicare”, usava l’espressione “villaggio globale” per dire che il mondo sarebbe diventato una stanza per quanto attiene alla comunicazione.
E’ stato un antesignano aveva precorso i tempi : oggi , ma prima di oggi , è realtà. Internet e l’informatica hanno fatto il loro corso fino a quello che siamo ad oggi.
Tutto questo per dire che tutto va tutto bene ma la montagna di carta esiste ancora e la Pubblica Amministrazione ne produce sempre più, quindi?
Mi torna in mente una parola “deregulation” . Se ne parla e se ne discute dal oltre quarant’anni. Illustri costituzionalisti del calibro di Costantino Mortati, Sandulli, Martinez , Cassese ed altri hanno animato un dibattito costituzionale e di natura amministrativa che è sempre attuale.
Deregulation, sburocratizzare, devono essere i punti cardini per una effettiva semplificazione amministrativa in cui il produrre montagne di documenti deve ridursi notevolmente contestualmente alla riduzione di timbri su timbri.
Effettiva semplificazione amministrativa e un piano strategico per una sostanziale riforma informatica , rivolta alla PA e al cittadino, sono i fattori principali perché il cittadino sia l’interlocutore attivo e protagonista come costituzionalmente indicato.
La P.A ha una sua natura che non consente alcun tipo di aziendalizzazione il suo scopo precipuo è quello di erogare servizi al cittadino ad iniziare dalla Presidenza della Repubblica fino al comune più piccolo o sperduto.
Non è certo quello di fare comunque profitto: un sano bilancio pubblico è tale se è a pareggio e ovviamente non in perdita: quindi un bilancio che esprime la capacità di erogare servizi per la collettività sempre in ossequi ad una sana gestione delle risorse pubbliche ispirata alla diligenza del buon padre di famiglia e al buon senso che è componente principale della morale di ciascuno.
Articolo che mi permette di fare una domanda: “dove si trova il dovuto cambio dell’attuale ultra fallito paradigma (economico sociale e finanziario) ?
Io lo vedo esclusivamente nei dettami specifici e puntuali del Programma Mondo Migliore.
Chiunque abbia la lungimiranza ed il coraggio di sedersi attorno ad un tavolo programmatico me lo faccia sapere. Grazie.
Maurizio Sarlo