di SERGIO MARTUSCELLI (Roma)) * sergio.martuscelli@dconline.info
Notizie di queste ore ci dicono che il premier Giuseppe Conte e l’ineffabile Gianfranco Rotondi stanno prendendo le misure per -nientepopodimenochè – ricostituire la Democrazia Cristiana!
Un partito che diede all’Italia per oltre mezzo secolo splendore e dignità !
Sembrerebbe quasi un’ottima notizia ….. peccato per il summenzionato duo … che la Democrazia Cristiana è già presente, nella sua continuità, ben viva e vegeta.
Oltretutto colui che se ne fa gran portavoce di questa presunta ricostituzione, ossia il buon Gianfranco Rotondi, altrimenti detto “lo smemorato di Avellino”, è la stessa persona che ai primi di luglio ha depositato il simbolo della D.C. (che non gli appartiene), il nome della D.C. (che non gli appartiene), e chissà cos’altro… in una fondazione….che ben poco c’azzecca con il glorioso partito della Democrazia Cristiana !
Dell’ “on” Rotondi sappiamo che è un personaggio mutevole, molto interessato agli aspetti organigrammatici, più che agli slanci ideali, molto attento ai dettami di Berlusconi, al quale è molto molto affezionato….
Ora mi chiedo: vogliamo affidare nelle sue mani il rilancio di un partito così prestigioso come la Democrazia Cristiana? Non mi sembrerebbe proprio il caso…
Continua intanto, alacre e fecondo, l’attivismo di coloro che hanno continuato a creare una rete fitta di contatti e di presenze su tutto il territorio nazionale. Un attivismo finalizzato a far rivivere il partito il più forte posssibile ed in grado di affrontare le sfide che lo attendono nell’immediato futuro.
L’organigramma della D.C. è sempre più folto e cospicuo, presente e ben strutturato in tutta Italia.
Perché mai Conte dovrebbe fare un partito parallelo? E poi Conte prima giallo verde, poi giallo rosso, adesso aspirate democristiano: possiamo fidarci ? La politica ha bisogno di punti fermi e non in continuo … movimento.
Risanare l’Italia richiede un impegno serio ed affidabile, non le solite buffonate stile seconda repubblica. Recuperiamo la nostra dignità e questo è indispensabile se vogliamo ritrovare il nostro stupendo Paese.