SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE: UNA SFIDA DI TRASPARENZA E DI EFFICIENZA PER TUTTI GLI ITALIANI !

SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE: UNA SFIDA DI TRASPARENZA E DI EFFICIENZA PER TUTTI GLI ITALIANI !

SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE: UNA SFIDA DI TRASPARENZA E DI EFFICIENZA PER TUTTI GLI ITALIANI !

Nel nostro Paese, il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) è davvero un pilastro della giustizia sociale.

È un servizio nato per essere accessibile a tutti, indipendentemente dal censo o dalla regione di residenza. Tuttavia, ci troviamo oggi di fronte ad una realtà che rischia di allontanarsi da quel modello ideale.

Una delle principali criticità riguarda la trasparenza dei tempi di attesa per le prestazioni sanitarie, con disparità regionali che aggravano ulteriormente i disagi dei cittadini, in particolare di quelli residenti nel Sud Italia.

Recentemente è stato approvato  il decreto legge “Liste di attesa” che ha cercato di affrontare questa situazione con l’introduzione di una Piattaforma Nazionale di monitoraggio, destinata a registrare e rendere accessibili a tutti i tempi di attesa per le prestazioni ambulatoriali.

Questa misura, tuttavia, rimane inefficace se non accompagnata da un impegno serio e costante da parte delle Regioni nel rendere le loro piattaforme trasparenti e facilmente consultabili.

Infatti solo sei Regioni – Puglia, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta, Veneto e la Provincia autonoma di Bolzano – adempiono ai requisiti di trasparenza, mentre altre Regioni – come ad esempio la Lombardia e la Basilicata – non dispongono di un portale centralizzato e rinviano i cittadini ai siti delle singole Aziende Sanitarie.

In altre aree del Paese, come in Abruzzo ed in Sicilia, i cittadini possono trovare solo dati storici, che non offrono una reale fotografia della situazione attuale.

Questi sono dati allarmanti che evidenziano una spaccatura tra chi gode di un accesso più semplice e trasparente alle cure e chi – al contrario – deve fare i conti con un sistema frammentato e opaco.

In aggiunta, le modalità di accesso ai portali di prenotazione regionale variano considerevolmente: mentre in alcune Regioni è richiesto l’accesso tramite SPID o tessera sanitaria, altre – come il Friuli Venezia Giulia – permettono l’accesso senza autenticazione, semplificando notevolmente il processo per gli utenti.

Queste disparità non solo minano la fiducia dei cittadini, ma spingono anche molti a ricorrere a strutture private, generando un aumento della spesa sanitaria privata e aggravando le diseguaglianze economiche.

La mancanza di una rendicontazione pubblica completa non è solo una questione tecnica: è una questione morale, che tocca i diritti dei pazienti e che rivela una grave negligenza da parte di alcune amministrazioni.

Soluzioni e Proposte.

Cosa può fare allora la politica per ristabilire l’equità e la trasparenza nel nostro sistema sanitario?

Crediamo che il punto di partenza debba essere un monitoraggio centralizzato e uniforme a livello nazionale, ma anche una maggiore collaborazione con le Regioni per standardizzare i portali di prenotazione e garantire l’accesso equo alle informazioni.

Proponiamo, quindi, una serie di misure concrete:

1. Uniformare i portali regionali: ogni Regione dovrebbe disporre di un portale unico e completo per le prenotazioni sanitarie, con informazioni aggiornate in tempo reale sui tempi di attesa. Questo strumento è essenziale per evitare che i cittadini debbano navigare tra siti diversi e frammentati.

2. Semplificare le modalità di accesso: i cittadini italiani devono poter accedere alle informazioni sui tempi di attesa in modo semplice e senza barriere.

L’autenticazione tramite SPID o tessera sanitaria è utile, ma l’accesso dovrebbe essere garantito anche tramite un’interfaccia pubblica e facilmente consultabile, per chi ne ha bisogno senza complicazioni.

3. Incentivare la trasparenza: le Regioni che dimostrano trasparenza e completezza nella gestione delle informazioni sanitarie potrebbero beneficiare di fondi aggiuntivi da parte dello Stato.

Al contrario, alle Regioni che non rispettano questi standard dovrebbe essere chiesto di rivedere le proprie pratiche.

4. Revisione periodica e audit pubblici: Serve una verifica periodica e indipendente dello stato di implementazione delle piattaforme regionali.

Questi audit, pubblici e accessibili a tutti, devono garantire che ogni cittadino possa conoscere le performance della propria Regione e sapere con certezza se essa adempie ai doveri nei suoi confronti.

5. Campagne di informazione e formazione per il cittadino: educare i cittadini sulle modalità di accesso alle informazioni sanitarie è un altro passo fondamentale.

Molti pazienti, soprattutto anziani, non sanno come navigare nei portali online o come utilizzare il sistema SPID.

Una campagna informativa mirata sarebbe di grande aiuto e la Democrazia Cristiana si impegna a sostenere tali iniziative.

Per la Democrazia Cristiana, un sistema sanitario che funzioni bene non è solo una promessa elettorale: è un dovere verso i cittadini, verso la nostra Italia.

Vogliamo un Paese in cui ogni individuo, da Nord a Sud, abbia le stesse opportunità di accesso alle cure.

Non possiamo permettere che le barriere burocratiche e la mancanza di trasparenza tradiscano la fiducia di chi ha bisogno di cure tempestive e adeguate.

Questa non è una lotta ideologica, ma una lotta per un servizio più umano e più giusto, per una Sanità Nazionale che risponda al cuore degli italiani e che onori il suo compito di servizio pubblico, in tutte le Regioni e per tutti i cittadini.

 

A cura di MICHELE INTERRANTE (Livorno)

michele.interrante@dconline.info * Cell. 392-0213929 *

Vice-Segretario nazionale del Dipartimento < Comunicazione – Marketing – Sviluppo > della Democrazia Cristiana italiana

Segretario regionale del  Dipartimento < Comunicazione – Marketing – Sviluppo > della Democrazia Cristiana della regione TOSCANA 

Componente del Consiglio Nazionale e della Direzione Nazionale della Democrazia Cristiana italiana

Editorialista de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana

 

www.democraziacristianaonline.it * www.ilpopolo.info *

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2 ore fa

Di questo articolo apprezzo la linea letteraria ma distante dalla realtà dove qui troppo generos a con una sanità dal volto di un Giano bifronte.
Tempi biblici per visite personali, non sempre corretti personale né medici non tutti professionali..
Esperienza diretta la mia .