Le autostrade non mollano la presa con il sistema di Tutor che saranno messi in tutta la tratta con un sistema a dir poco infallibile, sicuramente faranno da deterrente, ma molte volte si pensa al sistema di fare cassa.
Nuovo sistema di rilevamento della velocità in autostrada: sale la paura di multe per gli automobilisti. Il sistema ritorna in funzione, dopo la sentenza di spegnimento della Corte d’Appello di Roma: infatti la società Autostrade era stata condannata al risarcimento all’azienda che aveva messo a punto il brevetto, la Craft di Greve in Chianti. E nell’attesa della sentenza il sistema era stato disattivato. Il Tutor dunque tornerà attivo su ben 22 tratte autostradali, ma il numero è da considerarsi ancora provvisorio. Di certo in futuro il numero delle strade interessate aumenterà. Ma di cosa si tratta e in cosa consiste il sistema Tutor che fa tremare gli automobilisti? L’acronimo SICVe sta per: Sistema per il Controllo della Velocità, mentre la sigla PM sta ad indicare la tecnologia: PlateMatching.
Ma andiamo a vedere come funziona il nuovo sistema per il controllo della velocità media : SICVe-PM:
Di sicuro sono due i fattori che rendono il Tutor ancora più severo con chi supera i limiti previsti: la velocità del sistema e la precisione. Il rilevamento riprende il sistema dei precedenti Tutor: due portali posti a circa 10-25 km di distanza, che si attivano al passaggio del veicolo. La prima telecamera superata fotografa il mezzo in ingresso e ne registra l’orario, la seconda posta in uscita farà la stessa cosa. Il calcolo della velocità media dell’auto dovrà risultare inferiore al 5% del limite, altrimenti scatterà la multa. La precisione del nuovo sistema consiste nel memorizzare non solo la targa ma tutta la parte posteriore del veicolo. Sarà dunque impossibile eludere il nuovo sistema, che però già dagli anni passati ha garantito più sicurezza sulle nostre autostrade.
di Antonio Gentile