A cura di Daniele De Vito (Roma) *
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Vice-Segretario nazionale Vicario del Dipartimento Sanità ed Assistenza Sociale della Democrazia Cristiana *
Componente della Direzione nazionale della Democrazia Cristiana
< SPIRA IL VENTO D.C.: CATTOLICI IN MOVIMENTO CON LA DEMOCRAZIA CRISTIANA ! >
Quanto accaduto nel PD Dopo le dimissioni di Zingaretti, non avrebbe dovuto portare alla individuazione di un nuovo Ssegretario politico: ma il partito avrebbe dovuto portare i libri (quelli contabili, non quelli di Gramsci) in Tribunale e attendere la nomina di un commissario liquidatore, che dovesse provvedere a chiudere i bilanci di un carrozzone in continua perdita di denari e di consensi; liquidasse il poco rimasto; proponesse un concordato poco onorevole ai tanti creditori.
Il grande Piero Gobetti attribuiva l’arretratezza sociale dell’Italia rispetto ai paesi europei di oltralpe alla mancata influenza sul dibattito religioso e sociale della Riforma Protestante.
La storia ha dato ragione al giovane filosofo e polittologo liberale ed oggi i suoi estimatori, dopo un secolo di presenza nella storia politica italiana del più grande partito comunista dell’occidente europeo, non possono che confermare l’esattezza dell’intuizione visionaria del torinese e aggiugere, quale causa di arrettratezza del Paese, la perniciosa presenza del P.C.I..
Il Partito comunista, nonostante la sua autodefinizione di partito progressista, ha rappresentato la conservazione e l’oscurantismo sovietico nella storia della nostra Patria, la difesa ottusa e arretrata di una classe operaia, mitizzata, ma ben poco valente nella variegata e variopinta realtà sociale italiana.
Grigio e non rosso è stato il colore predominante del PCI; grigie le sue idee, mai moderne e sempre un passo indietro da una vivace realtà sociale a cui i comunisti non sono mai riusciti a stare al passo. شيكرز
Grigio come i suoi rappresentanti massimi, tutti con atteggiamenti comportamentali che scimiottavano gli orribili Leader sovietici.
Togliatti, Natta, Berlinguer, Occhetto, Fassino, Mussi, Orlando: tutti brutti allo stesso modo, con le occhiaie, il viso roso dall’invidia sociale, vestiti in modo inverecondo.
Nulla è cambiato negli anni. Sono crollati i muri, ma i comunisti italiani sono rimasti i soliti, la solita invidia, la solita ipocrisia che li fa ritenere i migliori, pur sapendo di non esserlo; il solito modo di parlare, la solita supponenza, la solita arroganza.
I comunisti hanno fatto abbastanza danni al nostro Paese: da ultimo la folle allenza con i folli grillini, che nonostante tutto a loro assomigliano molto. إكس-من: إيفولوشن
E’ tempo di aria nuova per l’Italia, non se ne può veramente più di questi che per settanta anni hanno condizionato con la loro setta, la cultura e la vita sociale di un Paese magnifico che non si merita di essere soggiogato dalle bandiere rosse, il mito straccione dei partigiani garibaldini, le feste dell’Unità.
Il futuro del Paese è nell’incontro fra la Democrazia Cristiana e gli Italiani autentici moderati e liberali, che dialogando con i cattolici, guidino il Paese verso un futuro di prosperità e benessere. موقع 365 رياضة
Noi siamo il vero cambiamento! Noi siamo #DC!