A cura di Dott. Fernando Ciarrocchi (Ascoli Piceno)
fernando.ciarrocchia@dconline.info
Coordinatore della Redazione giornalistica de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana
< L’intervento del Presidente Nazionale Onorario della Democrazia Cristiana Prof. Giulio Tarro: “Il vaiolo delle scimmie nulla che vedere con il vaiolo che ha funestato l’Europa ! ” > * SECONDA PARTE
Concludiamo quest’oggi la pubblicazione della corposa intervista rilasciata a < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana da parte del Prof. Giulio Filippo Tarro (di Napoli), Presidente Nazionale Onorario della Democrazia Cristiana italiana.
Il Prof. Giulio Filippo Tarro è Primario emerito dell’ Azienda Ospedaliera “D. Cotugno” di Napoli;
“Chairman” della Commissione sulle Biotecnologie della Virosfera, WABT, Parigi;
“Rector of the University” Thomas More U.P.T.M., Rome;
Presidente della Fondazione de Beaumont Bonelli per le ricerche sul cancro, Napoli.
Con lui abbiamo dunque avuto un proficuo scambio di informazioni su argomenti di natura scientifica che sono di dominio pubblico.
La prima parte di questa intervista è rintracciabile sul sito Internet del nostro giornale < www.ilpopolo.news >.
D) Professore, la profilassi vaccinale svolta ci aiuta in qualche modo a superare questo momento difficile?
R) Le varianti esistevano già prima delle vaccinazioni e tutti sanno che i virus di norma cercano di sopravvivere agli anticorpi mutando la sequenza.
Ad ogni modo i vaccini attualmente in commercio hanno dimostrato di essere efficaci anche sulle varianti e ne abbiamo avuto prova tanto con i cinesi che con gli indiani.
Gli stessi inglesi hanno iniziato le vaccinazioni con la variante inglese già in atto e non hanno avuto problemi.
Per altro i vaccini a mRNA messaggero sono prodotti in maniera tale da poter essere rimodulati su ogni tipo di variazione.
Quindi mi pare che la situazione non sia così drammatica come si vuole raffigurare, proprio perché possono essere facilmente rimodulati sulle mutazioni delle sequenze virali.
La vaccinazione nel Regno Unito ha funzionato in maniera efficace. Il problema della variante indiana a mio giudizio è facilmente risolvibile al massimo con un altro richiamo. Inutile andare a cercare pecche nella politica vaccinale degli inglesi che è stata impeccabile.
Loro sono partiti subito con gli anziani e i soggetti più fragili e in questo modo hanno evitato quello che invece è accaduto da noi con la confusione che c’è stata sulle categorie di età.
Non dimentichiamo che le 500 vittime che abbiamo avuto ad inizio anno erano tutti anziani, tanto è vero che quando è arrivato Draghi ha subito restituito la precedenza a chi aveva necessità di essere vaccinato prima degli altri.
Basta fare un richiamo da parte di chi ha avuto la prima vaccinazione e il problema è facilmente arginabile.
Non ci troviamo più di fronte ad una pandemia, bensì ad una classica endemia. La scorsa primavera 2021 è stata pubblicata sulla rivista Science, che rappresenta l’organo ufficiale dell’American Association for the Advancement of Science, uno studio in cui si spiega chiaramente come si stia gradualmente passando dalla fase pandemica a quella endemica.
Quindi ci siamo trovati di fronte ad un’influenza tipica della stagione invernale, identica a tante altre che abbiamo conosciuto in passato. L’unica differenza sta nel fatto che non si tratta di un virus influenzale ma del covid, ma questo non giustifica il terrore mediatico che si è diffuso. Per altro è ormai assodato che per certi tipi di influenze da covid basta ricorrere alle terapie antivirali per via orale.
D) Professore non mi posso esimere dal formulare la domanda che i più si aspettano: sarà un autunno difficile? Occorrerà la quarta dose per tutti? Ci dica per favore come considera la situazione in generale.
R) C’è uno studio del Centro Malattie Contagiose di Atlanta che evidenzia come siano sufficienti due sole dosi e la terza sia inutile. Posizione che a livello politico però non si vuole accettare.
In più non bisogna dimenticare che chi ha già avuto il covid è di fatto protetto a livello cellulare meglio dei vaccinati ed ha già una risposta immunologica efficace.
Basti pensare che i soggetti che ebbero la prima Sars nel 2002/2003 sono risultati protetti anche dal coronavirus che circola adesso.
I vaccini che sono ancora sperimentali tecnicamente parlando non pretendono di prevenire le infezioni anche sintomatiche della COVID-19 o di essere efficaci più di un anno.
D’altra parte, come prima abbiamo accennato in dettaglio i dati della Pfizer, la CDC dichiara 1.200 eventi avversi negli Stati Uniti dopo avere ricevuto il vaccino COVID-19 di Moderna.
Inoltre, secondo il responsabile medico ufficiale del Regno Unito Van-Tam, i soggetti vaccinati possono spargere il virus e debbono pertanto continuare a seguire le regole del lockdown.
Professore la ringraziamo per la sua preziosa e puntuale disponibilità che aiuta a chiarire molti dubbi e incertezze. Buon lavoro!
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