A cura di Franco Capanna (Teramo) – www.ilpopolo.news 

Sono davvero stanco essere circondato solo da lamentele e questo vale anche per la politica !

Non bisogna mai arrendersi, pur nella attuale precarietà esistenziale con cui facciamo i conti nella nostra quotidianità.

E l’incertezza di un futuro che spesso ci appare avaro di gratificazioni e prospettive , ci suggerisce di essere flessibili, adattivi, sempre pronti a rimettete in discussione le nostre priorità, in funzione delle concrete possibilità di riuscita.

Succede così che ci abituiamo a “volare basso”, a fare progetti a breve scadenza e ad avere sempre “un piano di riserva” nell’eventualità che i nostri sforzi si arenino contro un muro troppo difficile da valicare.

Se da un lato però, una strategia di questo tipo appare  “realista” e protettiva, nella misura in cui ci consente di assecondare il cambiamento evitando di rimanere incagliati in una “inerte” condizione di stasi, dall’altro lato essa comporta il rischio di perdere di vista la meta, di smarrire la motivazione profonda che ci aveva spinto a metterci in cammino.

Finiamo insomma con il vivere passivamente il flusso degli eventi, anziché essere noi a decidere la direzione di marcia da imprimere ai nostri passi.

Significativo persistere inflessibilmente nella propria ricerca, rimanere fedeli al proprio progetto, alimentandolo con motivazioni autentiche e durevoli.

Significa essere fermi nelle proprie scelte, mantenendo saldo il timone della propria vita, essendo anche lungimiranti ed avendo la vista acuta, per non lasciarsi scoraggiare da delusioni e difficoltà contingenti.

Dobbiamo trovare in noi stessi la forza di ripartire ogni volta e di gettare il cuore oltre l’ostacolo.

Per rivelarsi davvero proficua e feconda di crescita umana la perseveranza necessita della capacità di guardare lontano, ricordando che è solo tendendo all’impossibile che diventiamo capaci di realizzare nella nostra vita il possibile.

A cura di Franco Capanna (Teramo) – www.ilpopolo.news