I pezzi delle armature sono stati recuperati dai carabinieri del nucleo di Firenze tutela del patrimonio culturale, e restituiti la scorsa settimana al Comune di Firenze e allo Stibbert, al momento del furto, gli oggetti erano stati affidati in prestito temporaneo al comitato del Calcio storico fiorentino e conservati nei magazzini comunali. L’indagine, coordinata dalla procura fiorentina, è stata avviata a febbraio 2016 dopo una segnalazione del museo, che aveva individuato una corazza di Federico Stibbert della fine dell’800 e una gola a incastro del ‘500 in una casa d’aste ligure.
Ma sono numerose le vicende che circolano attorno al calcio storico fiorentino che ha visto in scena una finale strepitosa e davvero molto spettacolare. Tra le novità , oltre al recupero delle armature di Stibbert, trafugate da un magazzino del Comune ben tre anni fa, gli Azzurri non hanno partecipato alla prima partita del torneo di quest’anno (per la cronaca, vinto dai Rossi), per protestare contro le squalifiche inflitte alla propria squadra dopo la semifinale dello scorso anno, il match contro i Bianchi. La partita dell’11 giugno del 2017 venne sospesa e la polizia fu costretta ad entrare in campo a seguito dei reiterati episodi di violenza, con la vittoria assegnata d’ufficio appunto ai bianchi. Salusest stava dirigendo quella gara (venne anche aggredito e picchiato in maniera “furba”), e gli Azzurri lo considerano il responsabile principale delle “ingiustizie” subite. L’arbitro racconta di un colloquio telefonico “sospetto” con un consigliere comunale.
Comunque pare secondo gli investigatori che al momento del furto, gli oggetti erano stati affidati in prestito temporaneo al comitato del Calcio storico fiorentino e conservati nei magazzini comunali. L’indagine, coordinata dalla procura fiorentina, è stata avviata a febbraio 2016 dopo una segnalazione del museo, che aveva individuato una corazza di Federico Stibbert della fine dell’800 e una gola a incastro del ‘500 in una casa d’aste ligure.
di Antonio Gentile