A cura di Anabel Mayo (Milano) * anabel.mayo@dconline.info * Vice-Segretario naz.le Dip. Immigrazione ed accoglienza Democrazia Cristiana.
< UN CALOROSO RINGRAZIAMENTE A TUTTI I VOLONTARI CHE PRESTANO SOCCORSO IN QUESTA DIFFICILE EMERGENZA SANITARIA DA CORONAVIRUS >
Abbiamo parlato più volte in questo stesso giornale < IL POPOLO > degli “eroi (oscuri) della porta accanto”.
Volendoci con questo riferire a tutte le categorie di persone che – accanto a medici, infermieri, forze dell’ordine, sacerdoti ed altri – sono comunque in prima linea a portare aiuto e soccorso in questa difficile emergenza sanitaria derivante dal coronavirus.
Vorrei ricordare in particolare, con questo mio articolo, anche la “Associazione dei Volontari del soccorso” e riportare l’interessante testimonianza di Francesco Tambasco.
Francesco Tambasco, di anni anni 62, di Milano, da oltre vent’anni fa parte del Servizio ambulanze “Mediolanum”, benefica istituzione che ha la sua sede sociale in Via Feltre, a Milano. Pensionato, è un ex responsabile della sicurezza.
<< In questi giorni – ci racconta Francesco Tambasco – portiamo tamponi negli Ospedali, trasportiamo sacche di sangue, ma anche tanti pazienti da un Ospedale all’altro.
Passiamo però quasi sempre in secondo piano, anche perchè facciamo il lavoro cosiddetto “sporco”, ma non per questo meno indispensabile, per fronteggiare l’emergenza che stiamo vivendo.
Andiamo infatti a prendere le persone e rischiamo anche noi parecchio, sia di infettarci che di infettare i nostri cari. E siamo il primo anello della catena.
La cosa che più ci dispiace è che molta gente non ha capito o non vuol capire che la situazione è molto grave. Non tutti capiscono che è assolutamente necessario restare a casa ed uscire solo per necessità. Altrimenti non sarà possibile fermare il contagio.
Anche andare a fare la spesa è diventato per troppi un passatempo. Noto ad esempio che in Via Feltre, fuori dal supermercato ivi esistente e vicino alla nostra sede, già dalle 7.00 del mattino c’è la fila. Bisogna invece organizzarsi e fare spesa al massimo una volta alla settimana.
Quando ci capita di dover accompagnare un malato di coronavirus da un Ospedale all’altro, prendiamo tutte le precauzioni possibili.
La preoccupazione c’e’ quando rientro a casa da mia moglie e da mio figlio. Mi chiedo se sia giusto rischiare, ma per me lo è. Andiamo avanti lo stesso con passione.
Come Associazione abbiamo perso molto a livello economico perchè non ci sono più gli eventi sportivi durante i quali prestavamo servizio e che erano una delle fonti principali di sostegno alla Associazione >>.
Desideriamo dunque ringraziare calorosamente – anche a nome della Dirigenza nazionale della Democrazia Cristiana e della redazione del giornale IL POPOLO – tutti i soccorritori, dipendenti ed i volontari che prestano la loro attività della varie Associazioni di volontariato della Lombardia ed anche di tutta Italia !
A cura di Anabel Mayo (Milano) * anabel.mayo@dconline.info * Vice-Segretario naz.le Dip. Immigrazione ed accoglienza Democrazia Cristiana.