A cura di Rag. Aldo Sandri * Cervignano del Friuli (UD) *
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< UN COMMOSSO RICORDO DELLA FIGURA DI MONS. GIOVANNI CARLETTI NEL QUINTO ANNIVERSARIO DELLA SUA SCOMPARSA (7 SETTEMBRE 2016) >.
Ricorre quest’oggi, martedì 7 settembre 2021, il quinto anniversario della scomparsa di don Giovanni Carletti, avvenuta – all’età di 77 anni – il 7 settembre 2016.
Sacerdote che ha operato per ben trent’anni a Cervignano del Friuli, in provincia di Udine, dal 1968 al 1998, prima come Cooperatore parrocchiale a Cervignano; poi come Parroco di Scodovacca; e poi – dal 1978 al 1998 – come Parroco di Cervignano del Friuli nonchè Decano dell’omonimo decanato.
Originario di Strassoldo, dove era nato il 31 ottobre 1938, Mons. Giovanni Carletti (ma per tutti era don Nino) aveva ricevuto l’ordinazione presbiterale dalle mani dell’indimenticato Arcivescovo Mons. Pietro Cocolin il primo settembre 1968.
A metà degli anni Settanta era stato nominato parroco di Scodovacca e poi, dal 1978 al 1998, aveva avuto l’incarico di Parroco, nonchè appunto di Decano, di Cervignano del Friuli.
Dal 1998 fino al 2015 – poco prima dell’aggravarsi della malattia- era stato anche Parroco di Romans d’Isonzo, di Versa e di Fratta.
Nel capoluogo della Bassa Friulana tra le tante opere a cui si era dedicato vanno senz’altro menzionati la ristrutturazione del Ricreatorio di San Michele ed il recupero della Chiesa Madre di San Michele Arcangelo, la Chiesa parrocchiale sostituita solo nel 1960 dall’attuale Duomo sito in Via Roma, a Cervignano.
Don Nino Carletti aveva intrapreso molteplici attività pastorali, maturato l’esigenza di nuove proposte sia sul piano educativo che della catechesi, con un’attenzione speciale nei confronti dei giovani.
Tra le tante iniziative ricordiamo la settimana di catechesi che era stata una sua intuizione ed un impegno particolare, che don Nino aveva promosso prima a Cervignano del Friuli e poi anche a Romans d’Isonzo.
Rigoroso con se stesso e con gli altri – ricorda chi lo conosceva bene – aveva un’anima semplice, che trovava pienezza in particolare anche nella sua passione per la squadra del cuore (l’Udinese, NDR); per i radioamatori (associazione prediletta essendo stato lui stesso un radioamatore) ed anche il teatro, attività che ha sempre seguito e coltivato anche in ambito parrocchiale.
Era una figura di spirito forte, deciso e con un’alta cognizione di che cosa significava fare il parroco di una cittadina vivace come quella di Cervignano del Friuli.
Don Nino Carletti ha lavorato tantissimo per Cervignano ed ha lasciato un esempio di donazione totale alla causa che riteniamo sia indelebile.
Un sacerdote non solo dedicato agli aspetti più consueti, ma estremamente vivo e presente dentro il corpo dell’intera città.
Ed anche nella sfera della politica e della pubblica amministrazione don Nino non è mai stato ai margini, facendo sentire la sua voce ed il suo pensiero anche a proposito di questioni che potevano essere considerate scomode o comunque sicuramente non tranquille.
Ricordiamo per esempio la battaglia intrapresa a proposito delle case sfitte oppure quella riguardante l’assistenza agli anziani della Casa di riposo Valentino Sarcinelli di Cervignano del Friuli.
Anche la Democrazia Cristiana di Cervignano del Friuli – anche per il tramite del Segretario politico nazionale della D.C. – vuole quest’oggi fare memoria della figura di don Giovanni Carletti ricordandolo con affetto nella preghiera e partecipando ad una celebrazione eucaristica a suo suffragio.
Don Nino Carletti riposa – accanto ai suoi genitori – nel cimitero di Strassoldo, frazione del Comune di Cervignano del Friuli (UD).