A cura del Dott. ROBERTO PINNA (Cagliari) *
roberto.pinna@dconline.info
Segretario regionae Sviluppo e Organizzazione D.C. Sardegna
www.ilpopolo.news
* www.democraziacristianaonline.it *
< Un economista da ricordare: Giuseppe Toniolo >
Mi sono imbattuto nel suo nome negli anni 60, nella comunità parrocchiale di Sant ‘Anna a Cagliari, nell‘oratorio che a lui è intitolato. Poi ho scoperto che è stato un importante economista cattolico. Per la verità non l’avevo trovato citato nei miei studi di economia.
Egli mosse i suoi passi in un’Italia che da poco era nazione e allo stesso tempo ebbe uno sguardo europeo che lo portò a mantenere contatti frequenti con ambienti di studio e con istituzioni culturali di respiro internazionale. Ad unificare questo impegno vasto e generoso, una spiritualità laicale vissuta con coerenza nella fedeltà quotidiana.
Toniolo nasce a Treviso il 7 marzo 1845. Dopo gli studi medi compiuti in collegio a Venezia, frequenta l’Università di Padova, conseguendovi la laurea in diritto. A Padova comincia la sua carriera universitaria, come assistente dal 1868 e come libero docente di economia politica dal 1873. Diviene infine ordinario a Pisa.
Nel 1878 sposa Maria Schiratti, dalla quale ha sette figli. Negli anni ’80 comincia ad interessarsi attivamente all’Opera dei Congressi. A lui – insieme col Medolago Albani e Pericoli – Pio X affida, dopo lo scioglimento dell’Opera dei Congressi, la rifondazione ufficiale dei cattolici italiani nella forma delle tre Unioni, tratteggiata nell’enciclica “Il Fermo Proposito” (1905).
Il professore pisano è presidente dell’Unione Popolare. Molto stimato da Leone XIII, Toniolo diventa apostolo della Rerum Novarum, “leader” dei cattolici sociali italiani e certamente uno dei più grandi testimoni sociali del suo tempo.
Muore il 7 ottobre 1918. Il 14 giugno 1971 Paolo VI chiude l’esame della sua vita col decreto di eroicità delle virtù, che lo rende venerabile.
Il suo contributo punta ad orientare e organizzare gli studi e gli studiosi di ispirazione religiosa, sostenendo la necessità per i cattolici di non trascurare lo studio delle scienze sociali economiche e di individuare alcuni criteri direttivi per la trattazione di queste discipline.
Una pagina interessante sull’attualità di Toniolo riguarda la sua concezione politica in relazione al tema dell’unità dei cattolici: egli percepisce l’importanza di individuare un punto di incontro e di sintesi per contribuire a ridare voce e ruolo ad un cattolicesimo sociale che rischiava di essere superato, sul terreno pratico, dal movimento socialista e osteggiato ed emarginato, sul piano delle istituzioni, da un liberalismo conservatore.
Da cattolico militante, ed esponente originale e attivo dell’Azione Cattolica, egli richiama più volte la necessità di un risveglio del cattolicesimo sociale, parlando esplicitamente di un “ridestamento” dei cattolici, in costante contatto con le esperienze analoghe degli altri Paesi d’Europa.
La sua concezione del sapere è profondamente cristiana e allo stesso tempo capace di comprendere i tempi nuovi.
A cura del Dott. ROBERTO PINNA (Cagliari) * roberto.pinna@dconline.info
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