A cura di FRANCO CAPANNA (Teramo) * www.ilpopolo.news * www.democraziacristianaonline.it *

< Un pensiero a Pierina Masi: vuoi Tu intercedere per il mondo intero e vigilare all’umanità sofferente ? >

Qualche anno or sono l’allora direttore del famoso e diffusissimo <Bollettino salesiano> Giancarlo Manieri mi scrisse:

“Caro Franco, il suo grande amore e la devozione alla sua compagna della vita, mi ha suscitato una grande ammirazione e sento un profondo rispetto per lei che aveva costituito un nucleo familiare il cui collante era un amore profondo e condiviso, davvero esemplare, in faccia al mondo e soprattutto educativo, vorrei quasi dire evangelizzante.

Se posso osare un consiglio non disperda il tesoro che Pierina, sua moglie, ha tracciato: la gente ha bisogno di modelli, ne ha una fame inappagata, si tratta di una carenza che sta diventando cronica.

Non rinunci a questa formidabile prerogativa che la pone, anche nel dolore, a fianco di Cristo”.

Poi diffondeva sul Bollettino Salesiano un articolo: “La bontà s’incarna ancora“.

“Un esempio di bontà, fra tanta cronaca nera che sempre più dilata gli spazi della sfiducia e del pessimismo.

Vogliamo indicare ai lettori un esempio di vita profondamente cristiana, interpretata da una donna umile.

Si tratta di Pierina Masi.

< Salve Regina, Mater Misericordiae, vita dulcedo et spes nostra salve>.

A Spalato per Medjugorje, dei poveri la circordarono ed ella Pierina li ricompensava con delle monete. Ammetto che non ero a mio agio a Medjugorje. Ma l’imprevisto non ha regole e sorprende, così, in camera d’albergo, la Gospa, come la chiamano qui, entrava attraverso la porta chiusa con dietro Viscka la veggente: figura perfetta leggermente esile, viso mai dipinto da pittori, occhi azzurri, capelli lunghi scuri leggermente ondulati in velo azzurro e veste candida in un sorriso più luminoso di un raggio di sole che fa volare dove regna la notte. Ci benediva e infine predisse che Pierina l’avrebbe portata presto lassù in cielo.

< A te suspiramus gementes et flentes in hac lacrimarum valle >.

Giancarlo Manieri concludeva: ” Si come lei scrive l’amore è un istante ma un istante senza tempo, come l’eternità.

L’amore dà frutti anche nella devastazione e supera la vita è supera la morte e non cede, non si arrende, non verrà mai meno.

Dedico a Pierina ogni mia opera sindacale nel sociale e la più bella in carità come le visite specialistiche subitanee e gratuite per le suore più povere ancora operative dopo sette anni in Teramo e aperte a provenienti altre città vicine e avvolte fuori regione.

< Mostraci dopo questo esilio Gesù, il frutto benedetto del tuo seno.O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.>

Chi scrive solo un sindacalista e strumento fragile ma quando penso a te amor mio, mi sento nel cosmo, esisto non naturalmente quasi eseguissi un ordine, una accelerazione ascetica esce da me verso il futuro.

Sua Eccellenza Vincenzo D’Addario, Vescovo della diocesi Teramo-Atri, la candidava al processo diocesano di beatificazione, essendo Pierina per la chiesa: “Un esempio per tutte le mamme della nostra epoca”.

< O Madre di Dio, scendi dalla tua perla, sii la Mamma, vuoi aiutarmi nel mio cammino di tormenti? >

Tu, Pierina, vuoi intercedere per il mondo intero e vigilare all’umanità sofferente, come sanno fare i gabbiani roteando ad ali ferme, nel loro volo sul mare?

A cura di FRANCO CAPANNA (Teramo) * www.ilpopolo.news * www.democraziacristianaonline.it *