di ROBERTO PINNA (Cagliari) * antonio.pinna@dconline.info * Segretario regionale Sviluppo e Organizzazione della Democrazia Cristiana regione SARDEGNA.
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< Un ricordo di ANTONIO SEGNI, uno dei Padri nobili della nostra DEMOCRAZIA CRISTIANA. >
Mentre assieme ad un gruppo di amici che hanno vissuto molte primavere stiamo cercando una entusiasmante e concreta opera di ricostruzione del nostro PARTITO in Sardegna, nascono alcune domande.
In particolare, nel coinvolgimento dei giovani, di chi non ha vissuto le nostre storie, sul perché dare forza e sostegno allo Scudo Crociato.
Il nostro Partito ha una storia, non nasce da strane alchimie, non è un ” partito azienda”, crede nella democrazia rappresentativa, esente da una falsa ” democrazia digitale “su una piattaforma.
Un partito che ha la sua forza nella elaborazione politica e nella competenza, nella dialettica interna, che aborre il giustizialismo forcaiolo, le semplificazioni e gli slogan; che dalle sue radici cristiane trae la sua impostazione attenta ai problemi dei più deboli e che mai sarà xenofoba e razzista.
Assieme a queste considerazioni si lega il nostro patrimonio ideale, la nostra storia. Rileggendo alcune idee del nostro Antonio Segni, ci rendiamo conto del grande patrimonio ideale e politico che non dovrà essere disperso.
Antonio Segni è nato a Sassari il 2 febbraio 1891. Coniugato con Laura Carta Caprino, dalla quale ha avuto quattro figli. Laureato in giurisprudenza nel 1913.
Iscritto al Partito popolare sin dalla sua fondazione, ne è stato consigliere nazionale dal 1923 al 1924. Con l’avvento del fascismo abbandonò completamente l’attività politica.
Nel 1920 vinse il concorso per la cattedra di diritto processuale civile presso l’Università di Perugia, ove insegnò fino al 1925. Successivamente insegnò nelle Università di Cagliari, Pavia, Sassari (della quale è stato Rettore Magnifico dal 1946 al 1951) e Roma.
E’ stato Presidente del Consiglio dei Ministri dal 6 luglio 1955 al 18 maggio 1957. E’ stato nominato vice Presidente del Consiglio e Ministro della Difesa nel 1958 (II Governo Fanfani). E’ stato Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro dell’Interno dal 15 febbraio 1959 al 25 marzo 1960. E’ stato nominato Ministro degli Esteri nel 1960 (Governo Tambroni e III Governo Fanfani. E’ stato nominato Ministro degli Esteri nel 1962 (IV Governo Fanfani). E’ stato eletto Presidente della Repubblica il 6 maggio 1962 (al nono scrutino con 443 voti su 854).
Sarebbe lungo ripercorrere il pensiero politico del nostro conterraneo, ma leggendo i suoi scritti si trovano idee ancora valide e moderne.
Le battaglie politiche di Segni erano fondamentalmente quelle di Sturzo: a favore dell’intervento dei cattolici nella vita politica italiana; a sostegno della Chiesa, dei suoi diritti e interessi; per un modello di Stato davvero democratico e perciò decentrato, fondato sulle autonomie.
Interessante la sua posizione in merito all’autonomia della Sardegna. La “questione praticamente più grave” era quella delle finanze. La regione, fra l’altro, avrebbe dovuto sia “far sentire la sua voce nella legislazione fiscale generale” sia partecipare “ai proventi
fiscali percepiti dallo Stato”.
Bisognava rivedere la distribuzione delle risorse finanziarie: evitare una ripartizione
delle varie voci di spesa secondo “criteri politici variabili”, dovuti alle momentanee oscillazioni del potere dei partiti”, e “localizzare l’imposta nel luogo dove il reddito veniva prodotto”.
Segni trovava le argomentazioni a sostegno della nascita del nuovo ente, piuttosto che nella specialità storica della Sardegna, nella tradizione cattolica popolare e nei recenti programmi democristiani.
Insomma un patrimonio ideale da riscoprire !
di ROBERTO PINNA (Cagliari) * antonio.pinna@dconline.info * Segretario regionale Sviluppo e Organizzazione della Democrazia Cristiana regione SARDEGNA.
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Grande presidente democristiano.