A cura di Dott. FERNANDO CIARROCCHI (Monteprandone/AP)
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Consigliere nazionale della Democrazia Cristiana (eletto dal XXIV Congresso nazionale D.C. – Roma – 15/16 dicembre 2023
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Segretario politico nazionale della Democrazia Cristiana (eletto dal XXIV Congresso nazionale D.C. – Roma – 15/16 dicembre 2023
Direttore Responsabile de “IL POPOLO” della Democrazia Cristiana
< Una eccezionale Mostra di “Presepi nel mondo” allestita ad Ancona in occasione degli ottocento anni dal primo Presepe di San Francesco a Greccio (RI) ! >
Parliamo dunque ancora di presepi, visto che è un tema di una certa qual attualità in occasione del Natale 2023.
Sembra infatti che a qualche sciocchino parlare di Natale o di Presepe dia un certo qual fastidio….
Ma la cosa non ci tange più di tanto. Suggeriamo loro di andare in Arabia Saudita oppure in Iran a fare formare richiesta di maggior inclusività…. e vediamo se tornano a darci risposta.
In ogni caso vogliamo ora discorrere di presepi nel mondo e l’imput ci proviene da Monteprandone (in provincia di Ascoli Piceno). un sito da poco inerito nella rete de “I Borghi più d’Italia”.
Terra francescana che ha dato i natali a San Giacomo della Marca (cofondatore dell’Osservanza francescana) insieme a S. Bernardino da Siena e S. Giovanni da Capestrano.
Proprio a Monteprandone, il francescano San Giacomo della Marca, ha fatto costruire il Santuario “Santa Maria delle Grazie e San Giacomo della Marca” (inaugurato il 22 agosto 1449), dopo aver ottenuto il placet da Papa Nicolò V.
E nel Santuario vive Padre Nicola Iachini che possiamo ben affermare, senza tema di smentita, che di presepi davvero se ne intende !
Orbene la notizia è che dal 3 dicembre 2023 al 7 gennaio 2024 è possibile visitare ad Ancona la mostra “Presepi nel mondo”.
Essa è vistabile da martedì a domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18 ed offre la possibilità di ammirare ben 800 presepi (della preziosa collezione di Padre Nicola Iachini), i quali sono esposti nella Chiesa di Santa Maria della Piazza e nella Parrocchia di San Francesco alle scale in Ancona.
Il capoluogo dorico ha anch’esso ha una forte impronta francescana. A ricordarlo è stato proprio Mons. Angelo Spina, Arcivescovo metropolita di Ancona–Osimo e che durante l’inaugurazione della Mostra, dopo aver benedetto i presepi ed anche i presenti, nel suo saluto ha voluto ricordare come S. Francesco venne personalmente ad Ancona, da dove si imbarcò nel 1219 per raggiungere la Terra Santa.
Sicuramente San Francesco passò nella Chiesa in questa chiesa Santa Maria della Piazza ,dove sono nati i primi cristiani di Ancona.
Santa Maria della Piazza infatti è stata la prima cattedrale di Ancona e proprio qui sono stati battezzati i primi cristiani.
L’animatore di questa splendida iniziativa è senza ombra di dubbio il francescano Padre Nicola Iachini.
Egli vive proprio nel convento del Santuario “Santa Maria delle Grazie e San Giacomo della Marca” a Monteprandone.
Padre Nicola Iachini – alla veneranda età di 85 anni – ha tuttora un entusiasmo e una vivacità culturale a dir poco sorprendenti.
E’ originario di Acquasanta Terme (Ascoli Piceno).
Lo abbiamo raggiunto telefonicamente in quanto egli è da sempre appassionato del Presepe, nonchè instancabile promulgatore della cultura cristiana del Presepe.
D) Padre Nicola come è nata l’idea di far conoscere il Presepe oltre i confini marchigiani?
R) Sono stato missionario in Belgio 41 anni , anche se avrei dovuto restarci per poco.
Prima ero Vice parroco in via Astagno, ad Ancona.
Dopo il terremoto che colpì il capoluogo dorico ho vissuto per cinque mesi in tenda con i miei parrocchiani.
Poi ho scelto di andare in Belgio. Volevo andare lì, dove tanti minatori italiani erano morti (compreso mio padre) a causa della tremenda silicosi: la polvere che blocca i polmoni e ti fa mancare il respiro.
Volevo andare là tra i minatori. Quando sono arrivato in Belgio si parlava solo di Babbo Natale e di alberi natalizi.
D) Ed il Presepe?
R) Appunto. Nessuno, purtroppo, parlava di Gesù Bambino e fui io allora ad iniziare.
Nessuno faceva il Presepe. E così iniziai a collezionare presepi. Inizialmente erano circa 125. Organizzai la prima mostra in Belgio ed a cui invitai addirittura la Regina del Belgio, Paola Ruffo di Calabria.
Da quel momento tutti si appassionarono al Presepe in Belgio.
D) Di anno in anno, poi, la collezione è diventa sempre più grande?
R) Si, infatti. Ogni anno mi recavo nei vari centri missionari francescani. In primis negli Stati Uniti, dove ne ho trovato tantissimi altri.
Poi ancora visitai Taiwan, Ucraina, Russia, Portogallo, Alaska, Equador e Cana. Altri ne ho presi in Europa.
Sono così arrivato ad averne ben 800 (ottocento).
Quando ancora ero in Belgio li esposi a Koekelberg, laddove furono ammirati da 35 mila visitatori tra cui numerose personalità: autorevoli esponenti diplomatici di nunziature e ambasciate.
D) Padre Nicola, se non erro lei è anche cittadino onorario di Samberville?
R) Si. Il Sindaco di questa cittadina belga mi disse che eravamo solo in tre ad aver ricevuto questo riconoscimento.
È importante, per carità, ma quello che davvero conta di più è stato aver fatto conoscere il Presepe, il suo valore, il suo messaggio a migliaia e migliaia di persone.
D) E a Monteprandone?
R) Li ho esposti più volte nel chiostro del Santuario di San Giacomo della Marca.
Il terremoto di quattro anni or sono pare sia fatto sentire e pertanto non ho potuto più esporli.
Li ho quindi donati a Luca Saracini, direttore generale delle Opere caritative francescane.
Però ben 400 presepi, i più piccoli e meravigliosi sono esposti nel museo Parrocchiale di arte sacra della Parrocchia S. Nicolò di Monteprandone.
Quest’anno saranno visitabili il 26 dicembre, nonchè nelle giornate del 5 e 6 gennaio 2024, dalle 16 alle 19.
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