A cura di LOREDANA DI LORENZO (di Tivoli / in provincia di Roma) *
loredana.dilorenzo@dconline.info * cell. cell. 320-2450359 *
Segretario Organizzativo nazionale del Dipartimento Legalità e Giustizia della Democrazia Cristiana italiana.
Membro promotore <COMITATO GeV@gmail.com >.
Editorialista de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana.
< Una petizione popolare contro gli “Intoccabili” ! >
Il Segretario Organizzativo nazionale del Dipartimento < Legalità e Giustizia > della DEMOCRAZIA CRISTIANA si è resa promotrice di una <PETIZIONE> per sottoporre all’attenzione dell’opinione pubblica italiana, nonchè delle forze politiche operanti la drammatica situazione in cui versa la giustizia nel nostro Paese.
<< Esistono gli INTOCCABILI, cioé coloro che commettono abusi violenze, delitti, ma guai a sfiorarli.
Il dilagare degli ABUSI commessi dai magistrati, è dovuto al fatto che quasi mai vengono sanzionati e questo sia perché in concreto non esiste alcuna loro responsabilità diretta rispetto alle decisioni assunte nell’esercizio della funzione (ipotesi di reato, rubricazioni a mod.44/45, acquisizione delle prove) sia perché anche e soprattutto, le denuncie dei cittadini vengono insabbiate senza alcun serio intervento da parte del CSM (Consiglio Superiore della Magistratura) e così, molto spesso il magistrato viene promosso e chi lo ha denunciato si ritrova sotto processo penale per calunnia, cioè che viene denunciato dai magistrati per averli falsamente accusati di malaffare.
Vediamo cosí ogni giorno calpestato Il nostro diritto di poterci fidare della giustizia.
VOGLIAMO PERCIÓ CHE SIANO LE GIURIE POPOLARI A GIUDICARE I REATI COMMESSI DAGLI INTOCCABILI TOGATI A DANNO DEL POPOLO E SULLE LORO CONTRODENUNCE DI CALUNNIA A CARICO DI CHI LI HA DENUNCIATI.
CHIEDIAMO CHE I PROCESSI CHE VEDONO COINVOLTI I PUBBLICI UFFICIALI SIANO DI COMPETENZA DELLE GIURIE POPOLARI, MODIFICANDO L’ART. 5 DEL CODICE DI PROCEDURA PENALE
Ed in particolare è necessario aggiungere all’art. 5 del detto codice un nuovo paragrafo, come segue :
<____art. 5, lett. e): per i procedimenti in cui un pubblico ufficiale assume la qualità di persona sottoposta ad indagini, di imputato ovvero di persona offesa o danneggiata dal reato, anche per quanto riguarda i provvedimenti di cui agli arrtt.. 408, 409, 410, 410-bis, 411 cpp.- >
CHIEDIAMO in sintesi l’istituzione di un organismo (composto da cittadini ) che possa vigilare sulle condotte dei magistrati e che la presentazione di segnalazioni da parte del popolo apra prioritariamente ed immediatamente fascicoli a loro carico senza passare dalla fase preliminare, senza possibilità di archiviazione, senza la possibilitá di avvalersi della prescrizione, e che la sede di trattazione ai sensi art. 11 cpp sia di volta in volta estratta a sorte fra i distretti più vicini delle regioni immediatamente prossime.
CHIEDIAMO inoltre che la legge sulla responsabilità dei magistrati non abbia filtri che ne vanifichino la finalità di ristoro per le vittime della malagiustizia >>.
Loredana Di Lorenzo (Roma) * Segretario organizzativo nazionale del Dipartimento Legalità e Giustizia della Democrazia Cristiana
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