A cura di Giuseppina Cera (Ancona)
giuseppina.cera@dconline.info
Presidente regionale del Movimento “Seniores” della Democrazia Cristiana della Regione Marche
< URLA DAL SILENZIO >
Riceviamo la richiesta – che ben volentieri accogliamo – da parte della Sig.ra Giuseppina Cera (della provincia di Ancona), Presidente regionale del Movimento “Seniores” della Democrazia Cristiana della regione Marche, rivolta al Direttore della testata giornalistica < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana Dott. Angelo Sandri, di voler pubblicare sul nostro amato e seguitissimo giornale un articolo riguardante il Suo accorato appello al Governo che durante la Pandemia ci aveva rinchiuso ed imbavagliato !
Molti dei lettori di Giuseppina Cera Le richiedono spesso di poter rileggere il testo quell’intervento che fu da Lei declamato in varie Piazze d’Italaia: come ad asempio a Montecitorio a Roma ed a Piazza del Gesù nuovo a Napoli.
E’ stato condiviso sul profilo facebook del Direttore de < IL POPOLO > il testo integrale di tale scritto, che venne appunto postato su Facebook nel corso dell’anno 2021.
Distinti saluti e… sempre forza DC !
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<< Buongiorno a tutti.
Mi chiamo Giuseppina Cera, potete chiamarmi anche “BISNONNA PINA”, visto che il 3 luglio 2022 ho compiuto novantatre anni.
Sono sempre stata una donna attiva e dinamica: ho vissuto una vita coniugale felice, ho cresciuto cinque figli, ho lavorato come stilista e sono stata una campionessa di Bridge.
Nonostante nel 2014 io sia stata colpita da un ictus che mi ha paralizzato l’intero lato destro, non mi sono scoraggiata e dopo un lungo e faticoso percorso di riabilitazione, sono riuscita a rimettermi in piedi.
Ho dovuto imparare tutto di nuovo, a coordinare i pensieri e la parola, a mangiare e scrivere con la mano sinistra, a tenermi in equilibrio con il deambulatore ed infine anche col semplice bastone.
Ci ho sempre tenuto molto alla mia indipendenza, per questo ho vissuto da sola, dopo la perdita del mio amato Comingio, fino al mio novantesimo compleanno, con una donna che mi aiutava solo qualche ora al giorno.
Ho accettato a malincuore di vivere con mia figlia Gabriella, poiché ero preoccupata di darle peso.
Comunque, fino all’avvento di questo assurdo periodo della “COSIDDETTA PANDEMIA”, trascorrevo i miei giorni in modo pieno e creativo.
Non ho mai smesso di giocare a Bridge: organizzavo pomeriggi con gli amici o partecipavo ai Tornei federali. Essendo amante della buona cucina spesso frequentavo qualche buon ristorante, dove potevo gustare qualche manicaretto, anche se in realtà mi limitavo all’assaggio… ma era un modo per sentirmi ancora viva.
Mia figlia organizzava, con l’aiuto dell’assistenza delle ferrovie, lunghi percorsi in treno con l’accompagnatore: mi piaceva molto poter viaggiare per andare a trovare a turno le mie figlie ed i miei nipoti e pronipoti.
Da febbraio la vita per me E’ FINITA.
Non vivo ma VEGETO ! Mi trovo costretta a passare il non lungo periodo della vita che mi resta da vivere rinchiusa in casa, come una PRIGIONIERA!
Sono sola, senza poter godere il piacere della visita di una visita, di un’amica o di un nipote, e mi manca immensamente la FAMIGLIA!
Cerco di non commuovermi pensando al Natale solitario che dovremo celebrare, unico momento dell’anno in cui tutti le mie figlie, i generi, i nipoti e i pronipoti mi si stringevano intorno!
Non posso nemmeno consolarmi pensando al prossimo Natale, semplicemente perché NON SO se nel dicembre 2022 CI SARO’!
A questo smarrimento poi si aggiunge l’impossibilità di poter ricevere le cure mediche!
E’ terribile la sensazione di sentirsi venir meno, e non avere il coraggio di richiedere l’intervento di un medico o di un’ambulanza! I continui bollettini contrastanti di medici e virologi mi hanno annichilito, così resto impotente ad aspettare che passi un altro giorno, monotono e vuoto di senso.
Ho scritto il libro della mia vita, anche se digitare i tasti del pc mi costa fatica, ma almeno mi tengo occupata.
Gioco a Bridge sulle piattaforme online, cerco di curarmi ogni giorno, anche se l’immobilità forzata mi ha fatto regredire: non riesco piu’ a camminare ed a stento mi alzo dalla sedia per sedermi sul divano. Le forze vengono meno…
Ma non viene meno la forza morale di lanciare, da questa piazza composta e silenziosa, il mio urlo di protesta per la violazione della nostra liberta’!
Sarei venuta di persona, con immensa gioia, ma mi accontento di affidare alla dolce Nadia la lettura di queste accorate parole.
Auguro a tutte voi, donne, figlie, mamme e nonne coraggiose, di riuscire nell’intento di smuovere, con il vostro accorato appello, quegli organi dello Stato che dovrebbero TUTELARCI.
NON PERDETE MAI LA FORZA DI COMBATTERE; PERCHE’ SIETE NEL GIUSTO! CHE DIO VI BENEDICA ! >>
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Gentilissima Signora Cera. La ringrazio immensamente per questa sua testimonianza di notevole valore morale e politico. Condivido la libertà è fondamentale come l aria che respiriamo e nessuno può privarcene. Grazie ancora di questo suo insegnamento.
Fernando Ciarrocchi
Gentile signora Cera i migliori auguri per lei ,e del suo grido che più rumoroso di quanto si possa credere.
Vero, istituzioni e mondo ci circonda come sordi ridotto a Accademia della crusca ma il suo grido, signora, fa più rumore di quanto possa immaginare
Con stima
Giuseppina Cera, una donna eccezionale, una vera “Guerriera della Luce”!