articolo di Antonio Gentile su : www.ilpopolo.news
Mentre fa notizia il clamoroso dietrofront della maggioranza al Governo, che sui vaccini ci ripensa ed è pronta a confermarne l’obbligo per la frequenza scolastica, i Nas hanno effettuato controlli nelle scuole e nelle Asl.
Da quando è stata confermata la possibilità di usufruire dell’autocertificazione vaccinale, per l’ingresso a scuola di bambini e ragazzi, c’è stato un incremento di certificazioni dubbie. Per questo, sono intervenuti i carabinieri del NAS, i quali hanno – per ora – scoperto 55 false autocertificazioni nel periodo che va dal 4 al 14 settembre 2018. Un monitoraggio in campo nazionale – comunica il Ministero della Salute – presso istituti scolastici ed educativi (selezionati tra asili nido, scuole dell’infanzia, scuole primarie e istituti comprensivi di tutte le province) finalizzato al riscontro – a campione – della veridicità delle certificazioni e autocertificazioni di regolare adempimento degli obblighi vaccinali dei minori presentate dai genitori presso le segreterie degli istituti scolastici con i dati in possesso delle competenti ASL.
Gli istituti controllati
Sono stati eseguiti accessi presso 1.493 istituti di tutto il territorio nazionale e verificate la presenza e la veridicità di oltre 55.700 tra autocertificazioni e certificazioni consegnate dai genitori all’iscrizione dei figli, prosegue la nota. Sono così 55 gli episodi scoperti di acclarato falso documentale di autocertificazioni di regolarità della copertura vaccinale obbligatoria ai sensi della L. 119/2017, sottoscritte dai genitori, delle quali non è stato trovato riscontro documentale presso le ASL (o analoghe autorità sanitarie locali quali le ASSL, ATS, Aziende di Area Vasta, ASUI ecc.) con deferimento degli stessi alle locali Procure della Repubblica.
Le regioni maglia nera
Secondo i dati rilasciati dal Ministero, che comunque certificano l’esiguità del numero di false certificazioni rispetto alla mole di oltre 55mila documentazioni controllate, la maglia nera spetta a Campania (15 falsi attestati) e Basilicata (12). Seguono Trentino-Alto Adige, Veneto e Sardegna con 7 false autocertificazioni, la Toscana con 3, il Veneto con 2, mentre una falsa attestazione riscontrata in Friuli, e una in Emilia-Romagna. I responsabili dovranno rispondere di falso ideologico commesso da privato in atto pubblico (violazione di cui all’art. 483 C.P.). Delle quasi 40.000 certificazioni, il maggior numero è stato presentato in Puglia e Liguria, mentre sul fronte delle autocertificazioni i numeri più alti arrivano da Sicilia (2.741), Marche e Lazio, anch’esse sopra i 2.000.
Ed un richiamo alla chiarezza è giunto anche dal premier Giuseppe Conte: «Proprio per dare certezze alle famiglie e ai bambini che vanno a scuola siamo intervenuti con un nuovo emendamento che assorbe quello precedente ed estende il regime individuato come transitorio per consentire l’avviamento dell’anno scolastico», ha affermato sottolineando come, in prospettiva, sulla materia «ci sarà un intervento di sistema sul quale stiamo lavorando».
di Antonio Gentile