www.ilpopolo.news * www.democraziacristianaonline.it *
VANGELO DEL GIORNO * Domenica 05 Agosto 2018 * XVIII Domenica del Tempo Ordinario
« Signore, da chi andremo ? Tu hai parole di vita eterna » Gv 6,68
Oggi la Chiesa celebra : Dedicazione della Basilica di Santa Maria Maggiore (memoria facoltativa)
Santo(i) del giorno : S. Emidio, 1° vescovo di Ascoli P. e martire (273-309), S. Oswald di Northumbria (GB), re e martire (604-642)
Meditazione del giorno
Guigo il Certosino : “Signore, dacci sempre questo pane”
*****************************************************
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 6,24-35.
Quando dunque la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafarnao alla ricerca di Gesù.
Trovatolo di là dal mare, gli dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?».
Gesù rispose: «In verità, in verità vi dico, voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati.
Procuratevi non il cibo che perisce, ma quello che dura per la vita eterna, e che il Figlio dell’uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo».
Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo fare per compiere le opere di Dio?».
Gesù rispose: «Questa è l’opera di Dio: credere in colui che egli ha mandato».
Allora gli dissero: «Quale segno dunque tu fai perché vediamo e possiamo crederti? Quale opera compi?
I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: Diede loro da mangiare un pane dal cielo».
Rispose loro Gesù: «In verità, in verità vi dico: non Mosè vi ha dato il pane dal cielo, ma il Padre mio vi dà il pane dal cielo, quello vero;
il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo».
Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane».
Gesù rispose: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà più sete.»
Traduzione liturgica della Bibbia
***********************************************
Meditazione del giorno:
Guigo il Certosino (1083-1136), priore della Grande Certosa
Meditazione 10 * “Signore, dacci sempre questo pane”
Il pane dell’anima è Cristo, “il pane vivo, disceso dal cielo” (Gv 6,51) e che nutre i suoi, Ora per mezzo della fede, nel mondo futuro per la visione. Poiché Cristo abita in te per la fede, e la fede nel Cristo è Cristo nel tuo cuore (Ef 3,17). Nella misura con cui credi in Cristo, in questa misura lo possiedi.
E Cristo è in verità un solo pane, “poiché c’è un solo Signore, una sola fede” (Ef 4,5) per tutti i credenti, anche se alcuni ricevono più, altri meno del dono della stessa fede… Come la verità è una, una sola fede nella verità unica conduce e nutre tutti i credenti, e “tutte queste cose è l’unico e il medesimo Spirito che le opera, distribuendole a ciascuno come vuole” (1Cor 12,11).
Viviamo dunque tutti dello stesso pane e ciascuno di noi riceve la sua parte; eppure Cristo è tutto intero per tutti, tranne per coloro che rompono l’unità… Nel dono che ho ricevuto, possiedo tutto il Cristo e Cristo mi possiede tutto intero, come il membro che appartiene a tutto il corpo possiede di ritorno il corpo intero. Questa porzione di fede che hai ricevuto nella condivisione è quindi come il piccolo pezzo di pane che è nella tua bocca. Ma se non mediti frequentemente e piamente quanto credi, se non lo mastichi, per così dire, triturandolo coi denti, cioé coi sensi del tuo spirito, non passerà oltre la gola, cioé non arriverà fino alla tua intelligenza. Infatti come potrai comprendere ciò che mediti raramente e con negligenza, soprattutto se si tratta di una cosa tenue e invisibile? … Dunque, attraverso la meditazione “la legge del Signore sia sempre sulla tua bocca” (Es 13,9) perché nasca in te la buona intelligenza. Attraverso la buona comprensione, il cibo spirituale passa nel tuo cuore, affinché tu non trascuri quanto hai compreso ma lo accogli con amore.
E’ parso molto interessante il commento che abbiamo potuto leggere questa domenica in tutte le parrocchie italiane, redatto a cura di Mons.Domenico D’Ambrosio, Arcivescovo emerito di Lecce.
<< In questa domenica 5 agosto 2018 e nelle tre che seguiranno, la liturgia, dopo il racconto della moltiplicazione dei pani, ci fa destinatari del discorso di Gesù a Cafarnao., sul pane della vita. Alla manna, pane dal cielo che ha alimentato il popolo di Israele nel deserto (prima lettura), ora Gesù offre il nuovo pane del cielo, quello che non perisce come la manna nel deserto, ma dura per la vita eterna (Vangelo). Gesù mette in guardia i suoi ascoltatori, quelli che hanno mangiato a sazietà del pane spezzato, da una ricerca ambigua e superficiale. Ricorda alle folle che è da cercare un cibo diverso, "quello che rimane per la vita eterna e che darà il Figlio dell'uomo". Anzichè preoccuparsi per un cibo che perisce e che va a male, bisogna cercare e compiere l'opera che non delude, che dà vita. E questa opera è una soltanto: "credere in colui che il Padre ha mandato". Il vero credente è quello che grida al Signore che si proclama pane di vita, pane che è vita, conspevole della sua povertà, dellq sua indigenza. oggi siamo noi la folla che segue Gesù e che, consapevole della sua reale indigenza, fa sue le parole degli ascoltatori della sinagoga di Cafarnao: "Signore dacci sempre questo pane".