Lunedì della XI settimana delle ferie del Tempo Ordinario
« Signore, da chi andremo ? Tu hai parole di vita eterna » Gv 6,68
Santo(i) del giorno : S. Gregorio Barbarigo, vescovo e cardinale (1625-1697), B. Osanna Andreasi di Mantova, vergine (1449-1505)
Meditazione del giorno * San Cesario di Arles : “Ma io vi dico di non opporvi al malvagio”
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Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 5,38-42.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: « Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio e dente per dente”; ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l’altra; e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello.
E se uno ti costringerà a fare un miglio, tu fanne con lui due.
Dà a chi ti domanda e a chi desidera da te un prestito non volgere le spalle ».
Traduzione liturgica della Bibbia
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Meditazione del giorno:
San Cesario di Arles (470-543), monaco e vescovo
Discorsi al popolo, n° 23, 4-5, ispirandosi a sant’Agostino; SC 243
“Ma io vi dico di non opporvi al malvagio”
“Chiunque osservi tutta la legge, ma la trasgredisca anche in un punto solo, diventa colpevole di tutto” (Gc 2,10). Qual è quest’unico precetto se non l’amore vero, la carità perfetta?
E’ di essa che l’apostolo Paolo dice ancora: “Tutta la legge infatti trova la sua pienezza in un solo precetto: amerai il prossimo tuo come te stesso” (Gal 5,14)… Poiché la vera carità è paziente nell’avversità e sobria nella prosperità. E’ forte nelle gravi sofferenze, gioiosa nelle buone opere, sicurissima nella tentazione.
E’ dolcissima coi veri amici, molto paziente coi falsi. Innocente di fronte alle insidie; si lamenta di fronte ai malfatti; tira un sospiro di sollievo di fronte alla verità. E’ casta in Susanna, sposata; in Anna, vedova; in Maria, Vergine (Dan 13,1ss; Lc 2,36). Umile nell’obbedire a Pietro e libera nel discutere con Paolo. E’ umana nella testimonianza dei cristiani; divina nel perdono di Cristo.
Poiché la vera carità, fratelli carissimi, è l’anima di tutte le Scritture, la forza della profezia, il nerbo della conoscenza, il frutto della fede, la ricchezza dei poveri, la vita dei morenti.
Conservatela fedelmente; preferitela con tutto il cuore e la forza del vostro spirito (cfr Mc 12,30).
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IL CHICCO DI GRANO – I FRUTTI SQUISITI DELLA PURIFICAZIONE
(FRA BENIGNO – Edizioni AMEN – aprile 2017)
L’Arcivescovo emerito di Palermo Cardinale SALVATORE DE GIORGI, ha scritto la prefazione ad un interessante testo di FRA BENIGNO dal titolo: “IL CHICCO DI GRANO”, sottotitolo “i frutti squisiti della purificazione” (Edizioni AMEN – aprile 2017).
Un libro suggestivo e stimolante, che richiama il cuore del Vangelo e di tutta la vita cristiana. Dobbiamo impegnarci seriamente, con convinzione e con tenacia nel doveroso e permanente cammino di purificazione, di conversione e di santificazione, che il Signore Gesù ci ha indicato come dono e come condizione della sua sequela, nella logica del mistero pasquale. Un mistero di morte e di risurrezione, espresso appunto nel segno del chicco di grano morto e risorto.
A questo cammino di purificazione e di santificazione siamo stati richiamati da papa Francesco, con la forza entusiasmante del suo esempio e con l’accessibilità popolare del suo alto magistero. Un richiamo forte espresso sopratuttto dal Giubileo straordinario della Misericordia (anno 2016).
Un cammino di ourificazione e di santificazione come risposta di amore all’amore che Dio ha per noi. Egli ha manifestato in Cristo, pienamente e definitivamente, il primo e vero Chicco di grano che, morto e risorto, ha germinato e germina nella sua Chiesa chicchi di grano senza fine, destinati anch’essi a morire al male e a portare frutti di bene nel cuore del mondo.